PierPaolo BOMBARDIERI: comunicato Stampa del 01/06/2021
Bombardieri: giustizia e trasparenza fiscale anche per le multinazionali
Bombardieri: giustizia e trasparenza fiscale anche per le multinazionali
01/06/2021  | Fisco.  

 

 

Sulla tassazione delle multinazionali condividiamo le preoccupazioni del Sindacato Europeo, con cui ci battiamo da anni per la giustizia e la trasparenza fiscale, e la richiesta rivolta alle istituzioni UE di creare un regolamento che impone alle multinazionali di pagare le tasse nei Paesi dove generano profitti.


Ci associamo in particolare alla richiesta avanzata dal sindacato europeo ai negoziatori del public Country by Country Reporting di assumersi le proprie responsabilità e chiediamo al Governo italiano e a tutti gli europarlamentari italiani di schierarsi a favore di una tassazione equa e contro le multinazionali che vogliono decidere autonomamente dove pagare le tasse.


Dallo scoppio della pandemia numerose multinazionali hanno maturato centinaia di miliardi di profitti in eccesso destinati ai propri azionisti. Come UIL, qualche settimana fa, abbiamo avanzato la proposta di introdurre una tassa sui profitti in eccesso per aiutare chi è stato più colpito dalla crisi. Non è una eresia, e la stessa proposta fu sostenuta da Keynes nel periodo tra le due guerre. Chiediamo alla politica di battere un colpo!


Stati Uniti e Gran Bretagna, due economie propriamente liberiste, hanno recentemente deciso di aumentare la tassazione sui profitti per finanziare la ripresa economica e sociale.
Negli ultimi decenni abbiamo assistito a una tendenza al ribasso nella tassazione delle società a livello globale. La tassazione degli utili di impresa a livello europeo si è dimezzata negli ultimi 25 anni ed è passata dal 43,6% al 26,5%.


Ribadiamo la richiesta al Presidente Draghi di impegnarsi in prima linea per un accordo sulla tassazione minima delle multinazionali a livello globale, in occasione del prossimo G20 che presiederà, e per un deciso impegno in Europa per superare i paradisi fiscali e dare nuovo slancio al modello sociale europeo attraverso l’inclusione del Pilastro Europeo dei Diritti Sociali all’interno dei Trattati, sulla scia di quanto ha dichiarato nel recente vertice di Porto.

 

 

Roma, 1 giugno 2021