“Mille morti sul lavoro in 11 mesi è un dato spaventoso sul quale non accettiamo e né permettiamo che vengano accampate giustificazioni pretestuose, come quella della diminuzione dell’incidenza degli infortuni mortali sugli occupati. Anche la morte di una sola persona dovrebbe porci nell’ottica di trovare soluzioni e di dirci dove stiamo sbagliando e non certamente di utilizzare un atteggiamento di difesa”.
È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese.
“Chiediamo ormai da anni di istituire un tavolo permanente per comprendere, assieme, come riuscire a sanare questa piaga che ogni giorno vede lavoratori e lavoratrici infortunarsi, ammalarsi o addirittura perdere la vita a causa del lavoro. Non vogliamo contare ancora altri morti: il governo - ha sottolineato la sindacalista della Uil - esca dall’immobilismo e metta in campo azioni concrete affinché queste tragedie non si verifichino più. Chiediamo, dunque, di essere convocati subito. Senza se e senza ma”.
“Basta provvedimenti spot e di facciata. Occorre una visione più ampia e di insieme che - ha concluso Veronese - può essere garantita e attuata solo grazie al confronto con chi, ogni giorno, rappresenta concretamente i lavoratori e le lavoratrici del nostro Paese”.
Roma, 10 gennaio 2025