L’aumento dei contagi da Covid-19 sul luogo di lavoro, nel mese di settembre, è un dato che in qualche modo ci aspettavamo, considerando che nei mesi di luglio e agosto molte lavoratrici e molti lavoratori hanno proseguito con gli ammortizzatori sociali o hanno usufruito di periodi di ferie.
Tuttavia, deve comunque rappresentare un campanello d’allarme, una spia rossa che ci porta a monitorare ancora più attentamente la corretta applicazione dei Protocolli di Sicurezza e a studiare sin da ora eventuali misure di contenimento più stringenti che contemperino l’esigenza economica con quella, primaria e indifferibile, della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.
E’ allarmante, poi, il numero di casi di infortuni mortali sul lavoro originati da Covid-19: 319 dall’inizio dell’emergenza sanitaria, che rappresentano un terzo dei casi totali.
I mesi che abbiamo davanti dovranno vedere le parti sociali impegnate sul tema sicurezza, sia Covid che generale, perché le statistiche non parlano di numeri ma di persone, donne e uomini del lavoro che vanno protetti e tutelati.
Roma, 21 ottobre 2020