«Un quadro a tinte grigie quello delineato dall´ISTAT. La sostanziale cristallizzazione della povertà, sia nella declinazione assoluta che relativa, ci deve indurre ad imprimere una scossa per cominciare ad invertire la tendenza dopo questa fase di assestamento.
Lo strumento, sebbene non esaustivo da solo, c’è ed è il Reddito di inclusione che entrerà in vigore dal gennaio 2018. La sfida da qui a qualche tempo deve essere tesa a convincere la politica a mettervi più risorse per allargare la platea dei beneficiari sino all’obiettivo dell’universalismo e ragionare come mai fatto sinora sul potenziamento dei servizi di welfare che rappresentano la parte attiva su cui puntare per l’inclusione, anche lavorativa, a garanzia di una vita dignitosa e libera delle famiglie e dei cittadini”.
Roma, 13 luglio 2017
