SALUTE  - Silvana ROSETO
Roseto: Terra dei fuochi, è tempo di una risposta concreta e di prospettiva
Situazione indegna per un Paese civile che richiede uno sforzo corale
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12/01/2016  | Salute.  

 

 

«E’ un’emergenza assoluta, perché contemporaneamente sanitaria, ambientale, sociale e di legalità. Non è pensabile che ancora nel 2016 vi siano contesti in cui ci si ammala con una frequenza straordinaria e i primi a farne le spese sono proprio i cittadini più svantaggiati  nella fattispecie i bambini. Non è più accettabile, occorre intervenire con decisione e con carattere insieme d’urgenza e di prospettiva.» Dichiara così la Segretaria Confederale UIL Silvana Roseto commentando il recente rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità sulla situazione epidemiologica nei 55 Comuni definiti dalla Legge 6/2014 come Terra dei Fuochi, in relazione allo smaltimento illegale dei rifiuti nelle province di Napoli e di Caserta.

 

«E’ tempo di una seria risposta politica delle amministrazioni locali e del Governo nazionale, che per la UIL deve significare il deciso superamento delle inefficienze e dei silenzi che per lunghi anni hanno caratterizzato la gestione della cosa pubblica in Campania, compresa la scelta scellerata di ignorare lo scempio ambientale che si stava perpetrando a danno della popolazione e del territorio, con un prezzo sociale - in termini di vite umane - tanto insostenibile quanto nuovamente confermato. Inoltre, occorre attuare la pubblicizzazione e l’aggiornamento dell’attività di mappatura e censimento dei siti contaminati, con una sistematica e puntuale attività di campionamento e analisi dei prodotti ortofrutticoli e alimentari. E’ ineludibile, ancora, il rafforzamento dell’attività di controllo e presidio del territorio, coinvolgendo nelle giuste forme anche la popolazione, in stretta connessione, da un lato, con le nuove disposizioni del Codice Ambientale in materia di illegalità e criminalità ambientali, e, dall’altro, con seri piani di riconversione delle aree contaminate.

Per far ciò, è necessario un adeguato stanziamento di risorse - ben oltre quello previsto per il 2016 e 2017 dall’attuale legge di Stabilità - attraverso la stesura concordata di un Piano nazionale di bonifica - connesso a Piani regionali per le bonifiche, i rifiuti speciali e i rifiuti urbani - finalizzato a rendere fruibili e produttive le aree inquinate.

 

Pensiamo alle opportunità di lavoro che nascerebbero dalla messa in sicurezza del territorio e dal completamento delle opere pubbliche.

 

La UIL, ai vari livelli confederali e di categoria, è da diversi anni impegnata in prima linea sul fronte della denuncia, della proposta e della richiesta, affinché risanamento ambientale e cessazione delle pratiche illegali di smaltimento e combustione dei rifiuti si coniughino strettamente ad una vera collaborazione fra attori istituzionali, economici, rappresentanti delle associazioni sindacali e datoriali, sulla base del fondamentale e crescente contributo di lotta e mobilitazione da parte della popolazione locale.

Continueremo ad esserci - conclude la Segretaria Confederale - con l’ostinazione che ci contraddistingue per la tutela dei cittadini. Serve un segnale forte, subito.”

 

 

Roma, 12 gennaio 2016