ASSENTEISMO  - Antonio FOCCILLO
Foccillo: valorizzare i lavoratori della P.A. e non perseguitarli con l’Intelligenza artificiale
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01/02/2018  | Pubblico_Impiego.  

 

Savio, è questo il nome dell’algoritmo studiato per “stanare gli assenteisti della P.A.”. Si tratta di uno strumento informatico per gestire il sistema delle verifiche “a ripetizione”; attraverso alcuni parametri, dalla frequenza alla durata delle malattie, permette di far muovere la macchina del controllo per scovare i c.d. assenteisti, comunicando direttamente ai medici fiscali i nomi del personale a cui far visita.

 

Ecco qui la macchina esecutiva del nuovo regolamento sulle visite fiscali per il pubblico impiego, che, è bene ricordare, ha mantenuto gli obblighi di reperibilità a 7 ore (a differenza delle 4 ore previste per il privato) e ha posto la possibilità di più controlli nell’arco della stessa giornata, includendo anche i festivi.

 

Ancora una volta ci troviamo ad assistere al protrarsi, ormai decennale, di una campagna denigratoria e criminalizzante che non trova giustificazione nei confronti di lavoratori che, tra l’altro, pagano di tasca propria, a differenza dei privati, le giornate di malattia in termini di decurtazione stipendiale come stabilito dall’art. 17 del D.lgs. 112/08.

 

Si potrebbe sostenere che ci sono termini di anticostituzionalità in questa normativa.

 

Auspicavamo, dopo l’accordo del 30 novembre, che questo leitmotiv dalle tinte sempre più intimidatorie si concludesse, invece così non è stato, anzi ci troviamo, lontani dalla tanto citata armonizzazione della disciplina tra pubblico e privato, dinanzi proprio all’evidente acuirsi della discriminazione dei pubblici rispetto al regime applicato ai lavoratori privati.

 

Lo spirito dell’accordo del 30 novembre è ben altro. È quello di valorizzare i lavoratori della P.A. e non perseguirli addirittura con l’intelligenza artificiale.

 

 

Roma, 01.02.2018