Il Consiglio dei Ministri del 25 agosto 2016 ha approvato, in esame preliminare, il decreto legislativo recante la disciplina della dirigenza della Repubblica ai sensi dell’articolo 11 della legge 7 agosto 2015, n. 124. Il problema di fondo che questa riforma si propone di affrontare è quello di coniugare i requisiti della legalità (tradizionalmente ancorati alla stabilità nel posto dei dirigenti, in modo tale che essi possano opporsi a provvedimenti illegittimi) con i requisiti dell’efficienza e dell’efficacia (che richiedono la possibilità di rimuovere il personale incapace e di premiare chi rende di più). Il Governo per raggiungere tali obiettivi usa la carta della “competizione”, attraverso il superamento dell’incarico fisso e con la creazione di un mercato della dirigenza.