Il Congresso confederale, che terremo a Roma in 19, 20 e 21 novembre, chiude una fase intensissima di attività e di confronti nella nostra Organizzazione. Sono infatti due anni e mezzo che nella UIL, a tutti i livelli e in ogni contesto di lavoro e di vita dei nostri concittadini, si discute e ci si confronta. Diamo un'occhiata al date: era il maggio del 2012 e la Uil decide la scansione e le modalità di realizzazione della Conferenza di organizzazione e dei servizi. Poco prima dell'estate il gruppo dirigente nazionale è stato impegnato a definire le linee strategiche e le scelte di fondo della nuova operatività delle proprie articolazioni, tant'è che nel mese di ottobre del 2012 abbiamo tenuto a Bellaria la Conferenza di Organizzazione: un appuntamento partecipato, un dibattito intenso, assunzione di orientamenti davvero innovativi e definizione di impegni precisi. Secondo le modalità rovesciate che allora decidemmo (prima l’appuntamento nazionale, poi le scelte, a seguire gli analoghi momenti di categorie e livelli territoriali) subito dopo abbiamo iniziato le conferenze di organizzazione di tutte le strutture categoriali: la prima, quella della UIL Organi costituzionali nel novembre 2012, l'ultima quella della UIL Scuola nel maggio 2013.
Nel frattempo abbiamo realizzato le conferenze di organizzazione di tutte le Unioni regionali, ultima delle quali quella della UIL Calabrese che abbiamo tenuto a fine maggio del 2013. Solo il tempo di tirare un po' il fiato durante l'estate e già nell'autunno di quell'anno abbiamo cominciato a ragionare del Congresso confederale. A gennaio di quest'anno le decisione degli organi nazionali, per cominciare subito dopo i Congressi di ogni struttura e articolazione della UIL.
Tra febbraio e l'appuntamento nazionale di novembre prossimo abbiamo tenuto migliaia di congressi nei luoghi di lavoro e nelle leghe dei lavoratori agricoli e dei pensionati, abbiamo celebrato circa 1400/1500 congressi delle categorie territoriali, qualcosa come 300 congressi regionali di categoria, 15 congressi nazionali, uno per ogni Unione nazionale categoria. Intrecciati con questi appuntamenti, sono stati realizzati i congressi di ogni articolazione confederale: abbiamo celebrato 106 congressi, di scioglimento o accorpamento oppure di normale strutturazione, delle Camere sindacali territoriali, e abbiamo realizzato i 21 congressi delle Unioni regionali confederali della UIL. In buona sostanza, sono due anni e mezzo che nella UIL si discute, in modo partecipato e coinvolgendo i lavoratori, i pensionati, i cittadini che si ritrovano vicini alla nostra organizzazione, con un grande impegno di tutti i dirigenti sindacali di ogni livello e ambito di impegno sindacale. Questa intensa attività ci ha consentito di conseguire alcuni obiettivi. Anzitutto di sottoporre a verifica i gruppi dirigenti dell'organizzazione, aprendo la partecipazione in tutti i Consigli ai lavoratori e ai pensionati che hanno deciso di destinare alla Uil un po' della loro capacità, del loro impegno quotidiano, del loro protagonismo.
Tant'è che il gruppo dirigente allargato della Uil oggi è decisamente rinnovato: ci sono molti più giovani, tantissime donne, numerosi delegati di base che vengono dai luoghi di lavoro o dalle sedi sindacali di presidio del territorio, parecchi operatori dei servizi. Abbiamo, inoltre, rinnovato la stessa articolazione operativa della Uil, tant'è che, ad esempio, abbiamo iniziato la stagione congressuale con 106 camere sindacali territoriali e oggi ce ne sono 80, con una riduzione del 25%. Questo ci ha consentito di diminuire il numero dei dirigenti direttamente impegnati nei ruoli di gestione delle strutture confederali: da 616 che erano, oggi ce ne sono 450, mantenendo comunque una significativa rappresentanza di genere (le donne sono il 20% dei componenti delle segreterie delle camere sindacali territoriali e oggi sono ben cinque i segretari generali regionali confederali donne). Oggi abbiamo molte più persone coinvolte nei consigli confederali e di categoria sul territorio, a livello regionale e a livello nazionale, e nel...
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