Condividiamo le considerazioni del garante della privacy.
I social network sono una fonte involontaria per la pedopornografia.
I genitori o gli adulti postano le immagini dei figli minori e queste vengono intercettate per scopi non leciti.
Dall’anno scorso sono state censite più del doppio delle immagini sul web e nel dark web sarebbe in crescita vertiginosa.
Positiva è la nuova legge sul cyberbullismo ma sono tante le nuove tematiche a cui dobbiamo prestare attenzione.
L’Educazione digitale alla legalità è una nuova frontiera.
Ci troviamo di fronte ad un paradosso le vittime non sanno di esserlo e gli adulti non sono preparati adeguatamente per poter gestire tali situazioni. La formazione degli operatori risulta un punto fondamentale alla lotta della pedopornografia on line.