Il 18 marzo 2016 si ètenuto a Bari, ospiti della Cooperativa Sociale GEA, Cooperativa che svolge con il Comune di Bari il servizio affido, un incontro sull'Affido familiare per divulgare la conoscenza delle varie forme e dell’utilità dell'affido per allontanare i minori da violenze familiari. L'incontro èstato organizzato dal Club Zonta Bari e dal Centro di ascolto Mobbing e Stalking contro tutte le violenze della U.I.L. Di Bari e di Puglia.
PerchèLe due organizzazioni hanno pensato all'incontro? Perchéla violenza in famiglia frequentemente nasce dalla povertàdi mezzi economici e/o di spirito, dalla mancanza di volontàe di capacitàper affrontare la miseria.
Relatrici due Giudici togati del Tribunale per i Minori che ricoprono incarichi di Magistratura minorile sia penale che civile le quali hanno spiegato la sostanziale differenza tra affido ed adozione e la vicinanza delle Istituzioni alle famiglie o ai singoli individui che intraprendono l'esperienza dell'affido.
Emblematico per l'affido relativo a minori collocati in casa famiglia èstato il racconto della Magistrato. Ha ricordato quando le ragazze l'hanno ringraziata per aver passato delle ore serene con le persone affidatarie.
La psicologa Giudice Onorario del Tribunale per i Minori ha parlato dell'aspetto emotivo dei rapporti che s'instaurano tra affidatario e famiglia d'origine ed ha evidenziato quanto sia importante il lavoro dei Servizi Sociali per far si che le due figure genitoriali non entrino in contrasto con l'affidatario.
La nostra responsabile Alessandra Menelao ha parlato delle esperienze sul fenomeno della violenza, ha fornito i dati sulle diverse forme di violenza in Italia.
I Centri di ascolto hanno il compito di divulgare la cultura della non violenza. Questo rappresenta una risposta efficace e di risultato moltiplicatorio perchécon l'affido si possono aiutare famiglie a non prendere la via della violenza per disperazione o per difficoltà economica.
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