I dati della violenza sulle donne sono ancora molto alti , il 62% degli stupri , violenza fisica e sessuale viene commesso dentro le mura domestiche.
Nei luoghi di lavoro i ricatti , le richieste di disponibilità sessuali riguardano il 65% riguardano le donne.
Si tace per vergogna per paura di essere tratta male, per paura di perdere il posto di lavoro e per paura delle conseguenze in famiglia , solo lo 0,8% denuncia,
Non dobbiamo sotto valutare anche i risvolti del costo economico pubblico e privato per curare le vittime di violenza: il 14,3% vanno per cure mediche e psicologiche,
il 18,6% in spese per farmaci, il 12,3% per spese legali,
il 5% per danni alla proprietà , il 6,7% rimane assente dal posto di lavoro per più di 15 giorni .
altro dato all’armante è quello sulla violenza sui minori: nel 2016 si sono registrati 5.383 di vittime di minori, non solo sessuale.
1618 sono minori vittime di maltrattamenti in famiglia .
Le bambine subiscono per il 58% violenza sessuale
82% dei minori entrano nel circuito della produzione di materiale pornografico
Con questi dati che fotografano la gravità della “violenza”, il nostro Paese fa ancora poco per contrastare questo fenomeno, bisogna investire sul cambiamento della cultura attraverso la formazione e informazione per iniziare a rimuovere alcuni ostacoli, dalla scuola materna, ai luoghi di lavoro e coinvolgendo tutta la società