Una via per la persona e i suoi bisogni
OTTOBRE 2018
Agorà
Una via per la persona e i suoi bisogni
di   A. Pittaluga

 

Non sempre la presentazione di un libro, di un saggio scritto con un mix di competenza scientifica e di militanza vissuta, riesce a realizzare una duplice operazione: promuovere una riflessione su quanto analizza e teorizza e connettere tutto ciò alla realtà concreta. La presentazione del Saggio di Antonio Foccillo intitolato “Democrazia, economia, sindacato” pubblicato da Aracne promossa dalla Uil Liguria a Genova lo scorso 10 ottobre è riuscita a realizzare questa operazione. Nella sala del Consiglio Generale della Camera di Commercio di Genova hanno discusso con l’autore il Presidente di Confindustria Genova Giovanni Mondini, l’Assessore allo sviluppo economico del Comune di Genova Giancarlo Vinacci, il Segretario della Uil Liguria Mario Ghini intervistati da Giovanni Mari redattore del Secolo XIX. Genova con la tragica vicenda del crollo del Ponte Morandi costituisce un terreno in cui le diverse identità del mondo dell’impresa e del lavoro devono affrontare gli effetti di una crisi che presenta effetti a cascata di lunga durata e che ogni giorno propongono nuovi problemi. La caduta del Ponte ha verificato la capacità di una comunità e di un sistema di interessi di trovare una strada comune per affrontare la crisi. Mai come in questo caso - è emerso dal dibattito - è al centro di tutte le politiche di sviluppo e di rilancio la persona; mai come in questo caso è necessario individuare regole di governo del sistema in grado di “tosare la pecora” senza ucciderla, come affermava Olof Palme nei confronti del capitalismo finanziario, mai come in questo caso abbiamo bisogno di Europa politica prima che economica. Da angolazioni diverse e con interessanti riferimenti all’esperienza di imprenditore il dottor Mondini presidente di Confindustria e Vicepresidente di ERG Spa ha riferito di una finanza sana capace di sostenere l’impresa che sta sul mercato e che si trasforma scegliendo l’innovazione evidenziando quanto occorra un sistema Paese solido e sintonizzato sui bisogni e i problemi dell’impresa; l’Assessore Vinacci ha posto l’attenzione sul ruolo dei corpi intermedi e del sindacato come interlocutore decisivo nelle azioni rivolte allo sviluppo delle aree metropolitane e come oggi la questione ponte abbia accelerato come tutte le crisi le opportunità per il territorio a condizione di realizzare un modello di coesione sociale molto forte e naturalmente ottenendo dal Governo nazionale risposte concrete e rapide in materia di infrastrutture, completando quelle in via di realizzazione -terzo valico- o ai nastri di partenza-gronda autostradale- oltre naturalmente al ripristino del Ponte Morandi.

Mario Ghini, Segretario Generale Uil Liguria, ha posto l’accento sul ruolo del Sindacato, sulla responsabilità che ha ancora una volta dimostrato in un momento difficile per un’intera città e di come si sia riusciti a trovare un punto di convergenza tra interessi ed identità associative diverse. Antonio Foccillo nel ripercorrere la struttura del suo saggio ha proposto un’idea di sindacato consapevole della propria soggettività politica, maturo ma proteso a comprendere cosa avviene intorno a se. A partire dalle giovani generazioni, troppe volte profilate da un aggressivo marketing che li vorrebbe consumatori silenti ed obbedienti, mentre – e qui Foccillo nelle vesti di professore lo vive direttamente- le nuove generazioni hanno bisogno di un innesco, di chi proponga loro senza dogmi, preconcetti, ipocrisie, la tolleranza, l’impegno, il confronto. Nuove generazioni che in modi e forme moderne è venuto il momento dicano la loro, diano alla loro cittadinanza dignità e spessore politico, consapevoli che il reddito non lo garantisce lo Stato ma lo produce il lavoro. Foccillo ha trasmesso alla platea la testimonianza di un Sindacato laico, la UIL consapevole della sua Storia presente sulla scena italiana senza sudditanze, dominato dal dubbio, determinato nelle sue posizioni. Capace, come nel caso di Genova di ripartire dalle sue “rughe” non isolandosi in una mera struttura di servizi “un super patronato” ma indossando i panni di chi studia e si confronta ogni giorno sui luoghi di lavoro e nella società e che cerca una via per la persona e i suoi bisogni. La UIL appunto.

 

 

*Segretario Regionale Uil Liguria

 

 

Potrebbe anche interessarti: