UIL CAMP
LUGLIO 2018
Sindacale
UIL CAMP
di   Giuliano Zignani

 

E’ una sfida quella che la Uil Emilia Romagna vuole lanciare con questa tre giorni di formazione, a Cesenatico, rivolta a chi sta muovendo oppure ha intenzione di muovere i primi passo nel nostro sindacato. Una sfida perché abbiamo scelto di guardare ai giovani, agli under 35. Quelli cioè che osservano, con maggiore disincanto, il mondo sindacale. Disincanto, ma anche con uno scetticismo che, per certi aspetti, è giustificato. Premetto: intendo provocare. Se vogliamo dialogare con i giovani, quindi con la Uil del futuro, un minimo di autocritica costruttiva è quanto meno auspicabile: il sindacato, in passato, non ha saputo intercettarli. Sono usciti dal nostro radar. Dai call center ai co.co.co.: questa è una partita che ci è sfuggita di mano. Certo eravamo impegnati a difendere i diritti di lavoratori dipendenti e pensionati, lasciando nel cono d’ombra chi allora debuttava in un mondo del lavoro che dava già segni evidenti di frantumazione. Con le tutele che andavano via via assottigliandosi. Ora i tempi sono maturi per invertire quella rotta. Anche perché, detto fuor di retorica, se si vuole costruire la Uil dei prossimi anni, le fondamenta vanno gettate adesso. I nostri mattoni sono proprio loro: i ragazzi con i quali è quanto mai indispensabile costruire un patto generazionale. Oggi più di ieri, c’è bisogno di sindacato. Lo abbiamo visto con i riders e lo vediamo ogni giorno entrando nelle fabbriche. Siamo alla difesa dei diritti 4.0. Il ‘campo’ della Uil nasce qui. E prende forma dal lavoro portato avanti in questi mesi con la Uil Giovani, una scommessa (quando l’abbiamo pensata e attuata) che sta dando i suoi frutti. Formare per crescere.

E chi meglio del segretario organizzativo, Pierpaolo Bombardieri, e del segretario confederale, Antonio Foccillo, può insegnare, a chi vuole mettere le mani in pasta, cosa significhi fare sindacato e soprattutto come. Con quali strumenti, con quali obiettivi, con quali valori. La conoscenza e l’esperienza si mettono al servizio. Formare per guardare al futuro, avendo radici ben salde. La storia lo dimostra: Roberto Balzani, storico, ci racconterà gli anni bui del fare sindacato, quelli dell’epoca fascista. Formare per sapersi rapportare con l’altro e lavorare in team: il sindacalista non è mai solo. Federica La Rocca illustrerà le dinamiche di gruppo: come gestirle e come far emergere il meglio di ciascuno. Formare per la nostra Uil. Con una sorta di lectio magistralis del segretario generale Uil, Carmelo Barbagallo, che, in cattedra, però non sarà solo. Troverà il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. Sindacato e Istituzione: come ci si confronta e come nascono le politiche al servizio dei cittadini. Insomma, tre giorni che partono come esperimento, ma che hanno l’ambizione di diventare un appuntamento fisso di formazione residenziale perché solo così si costruire la Uil futura.

 

 

* Segretario generale Uil Emilia Romagna e Bologna

 

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