Ridare dignitą al lavoratore privato e pubblico e Sicurezza valorizzando il lavoro vero
MAGGIO 2018
17° Congresso Uil
Ridare dignitą al lavoratore privato e pubblico e Sicurezza valorizzando il lavoro vero
di   G. Pirone

 

In un contesto di instabilità politica come quello che stiamo vivendo, cosa vi aspettate dal Sindacato confederale e, in particolare, quale ruolo dalla UIL? E ancora. Dove ritenete che si sarebbe potuto “fare di più” e, quindi, da dove è necessario ripartire?

Continuare a chiedere alla politica:

a) progettare il lavoro sicuro;

b) dare equità ai cittadini;

c) consentire che la pensione sia vissuta quale riconoscimento sociale del lavoro svolto e non quale dramma esistenziale.

Ripartire dalla FORMAZIONE dei Quadri sindacali confrontandosi sul ruolo del sindacalista nel 3° millennio e chiedere a tutte le strutture UIL di dar vita alla “UIL Giovani”. Una forte richiesta di FORMAZIONE quali “operai” protagonisti del lavoro delle aziende e nelle aziende quali RSU.

 

Il percorso che ci sta portando al congresso confederale ha visto svolgersi preliminarmente tutti congressi dei nostri livelli, quali sono state le “parole d’ordine” che hanno segnato i vostri incontri o che avete registrato come prioritarie nel dibattito tra i vostri delegati?

Ridare dignità al lavoratore privato e pubblico, SICUREZZA e valorizzazione del lavoro VERO.

 

Nella Conferenza di organizzazione ci siamo prefissati un nuovo modello organizzativo, quello del c.d. “Sindacato a rete”, nell’intenzione di aprirci sempre più e nel contempo avvicinarci alle nostre realtà a tutti i livelli. Un nuovo modo di operare, fatto di confronto, condivisione e sinergia tra Confederazione, categorie, territori e servizi. Un’idea, insomma, di democrazia e di aggregazione che deve essere alla base della natura stessa di corpo intermedio quale siamo. Ebbene a che punto ritenete di essere con questo modello?

L’avvio del progetto che si condivide pienamente è ancora un pò lento e bisogna “insistere” perché la filosofia di fondo pur essendo chiara e semplice, da alcuni non è stata ancora assimilata. Non è una questione di conoscenza ma è un problema “culturale-sindacale”. La RETE di UOMINI prima ancora di quella ORGANIZZATIVA!

 

Tutto questo sottace una visione di UIL che è quella che fin dalla sua nascita l’ha resa un’organizzazione laica, solidale e aperta, perchè sempre rispettosa del pensiero altrui. Nelle tante assemblee che si sono svolte in questi mesi, nei congressi, nelle campagne per le elezioni delle RSU e suoi luoghi di lavoro si è respirato tra le persone un grande senso di appartenenza alla nostra organizzazione, che sempre più si sono unite attorno ai nostri valori. Partendo proprio da questo bellissimo senso di riconoscimento nella UIL, cosa vi aspettate dal vicino appuntamento congressuale?

Il rispetto per le idee altrui e l’osservanza delle norme statutarie è un valore laico-riformista della UIL ma che non deve diventare AUTONOMIA, INDIPENDENZA, ANARCHIA. Si deve solo rafforzare tutto quanto messo in campo dal 2014 ad oggi per dare un futuro sicuro e sereno alla UIL.

 

 

* Segretario Generale Uil Salerno

 

 

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