Al sindacato gli iscritti chiedono risultati concreti
MAGGIO 2018
17° Congresso Uil
Al sindacato gli iscritti chiedono risultati concreti
di   C. Barone

 

In un contesto di instabilità politica come quello che stiamo vivendo, cosa vi aspettate dal Sindacato confederale e, in particolare, quale ruolo dalla UIL? E ancora. Dove ritenete che si sarebbe potuto “fare di più” e, quindi, da dove è necessario ripartire?

A fronte delle mirabolanti promesse della politica, al sindacato gli iscritti chiedono risultati concreti. Rinnovi contrattuali, concertazione di interventi su fisco e pensioni oltre a capacità di gestione delle tante crisi ed emergenze. Bisogna valorizzare quello che si è ottenuto e continuare a dare risposte.

 

Il percorso che ci sta portando al congresso confederale ha visto svolgersi preliminarmente tutti congressi dei nostri livelli, quali sono state le “parole d’ordine” che hanno segnato i vostri incontri o che avete registrato come prioritarie nel dibattito tra i vostri delegati?

In una Sicilia a rischio di desertificazione produttiva, l’istanza prevalente è quella della difesa dei posti di lavoro che ancora ci sono e soprattutto la richiesta di creare occupazione per i giovani. Non più assistenzialismo ed eterno precariato.

 

Nella Conferenza di organizzazione ci siamo prefissati un nuovo modello organizzativo, quello del c.d. “Sindacato a rete”, nell’intenzione di aprirci sempre più e nel contempo avvicinarci alle nostre realtà a tutti i livelli. Un nuovo modo di operare, fatto di confronto, condivisione e sinergia tra Confederazione, categorie, territori e servizi. Un’idea, insomma, di democrazia e di aggregazione che deve essere alla base della natura stessa di corpo intermedio quale siamo. Ebbene a che punto ritenete di essere con questo modello?

In Sicilia gli accorpamenti delle Camere sindacali territoriali stanno costruendo una Uil più compatta e visibile. Nei servizi, le aree più forti stanno trascinando quelle che erano più indietro. Non il contrario come qualcuno temeva. Adesso bisogna lavorare di più sulla sinergia tra confederazione e categorie nella gestione dei servizi. Un test importante sarà quello della gestione delle deleghe degli ammortizzatori sociali.

 

Tutto questo sottace una visione di UIL che è quella che fin dalla sua nascita l’ha resa un’organizzazione laica, solidale e aperta, perché sempre rispettosa del pensiero altrui. Nelle tante assemblee che si sono svolte in questi mesi, nei congressi, nelle campagne per le elezioni delle RSU e suoi luoghi di lavoro si è respirato tra le persone un grande senso di appartenenza alla nostra organizzazione, che sempre più si sono unite attorno ai nostri valori. Partendo proprio da questo bellissimo senso di riconoscimento nella UIL, cosa vi aspettate dal vicino appuntamento congressuale?

Nell’esperienza siciliana, accanto alle componenti storiche della Uil hanno trovato spazio significative realtà che venivano da altri sindacati confederali e autonomi. È stato possibile grazie a una concezione dell’organizzazione laica, aperta e rispettosa del pensiero altrui che ha saputo valorizzare e integrare culture ed esperienze diverse. Dal congresso nazionale ci aspettiamo il consolidamento di una linea e di un gruppo dirigente che ha portato la Uil a essere l’elemento di traino del rilancio del ruolo del sindacato nel nostro Paese.

 

 

* Segretario generale Uil Sicilia

 

 

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