Sentenza Fiat Pomigliano  - Dipartimento Internazionale
Rea, basta ipocrisia si rischia una discriminazione al contrario
21/06/2012  | Sindacato.  

 

Basta ipocrisia, non si può affidare ad una sentenza il rientro in fabbrica, sembra non ci si renda conto che fuori allo stabilimento di Pomigliano ci sono oltre 2000 lavoratori, con o senza sindacato, che hanno le stesse identiche esigenze e drammi, siamo di fronte ad una “discriminazione al contrario”, è quanto afferma Anna Rea, segretario generale della UIL Campania e segretario confederale della UIL Nazionale, a proposito della sentenza emessa dal tribunale di Roma che vede condannata la Fiat per discriminazione.

 

Si fa in fretta a rilasciare dichiarazioni e a sentirsi dalla parte dei “giusti” prendendo in considerazione solo un piccolo pezzetto della realtà che ci circonda, continua Rea, il problema vero è che la ripresa economica e produttiva stenta a decollare e per cambiare questo non c’è nessuna corsia preferenziale che tenga. Anche la sentenza di stamane è stata possibile perché la Fiat è rimasta a Pomigliano grazie ad un accordo siglato con i Sindacati presenti ai tavoli, se questo non fosse successo adesso non staremmo qui a parlare né di sentenza, né di riassunzioni.

 

Noi siamo sempre in attesa, continua il leader della UIL, che la Fiom prenda la decisione di sedersi ai tavoli per esercitare fino in fondo il suo ruolo di rappresentanza, senza pregiudiziali e smettendola di affidarsi ai tribunali. E poi, aggiunge Rea, si faccia attenzione all’opzione di ripristinare l’art.19, frammentando responsabilità e ruoli e dando la rappresentanza a tutti, anche ai microscopici sindacati di comodo. La strada da percorrere l’abbiamo già siglata unitariamente con l’accordo del 28 giugno.

 

Di fronte alle aziende che chiudono, alla cassa integrazione in bilico, alle risorse che ci decurtano e alla disoccupazione allarmante, conclude Rea, sembra non si voglia capire che in Campania e nel resto del Mezzogiorno la vera discriminazione è la mancanza di lavoro. E’ per questo motivo, il primo tra tutti, che il 2 luglio, CGIL CISL UIL e UGL scendiamo in piazza, a Napoli, unitariamente.