A cura del Dipartimento Internazionale
Si è appena conclusa la missione organizzata dalla UIL in Libia dal 13 al 17 Maggio per dare concretezza ai contenuti del Protocollo di cooperazione siglato a Roma nei mesi scorsi con il nuovo sindacato libico UGTL (Unione Generale Lavoratori Libici) formatosi nei giorni successivi alla rivoluzione del 17 febbraio 2011.
La composizione delle delegazione, guidata dal Segretario Generale della UIL e dalla Segretaria Confederale con delega alle politiche intenazionali, Anna Rea, e gli incontri programmati a Tripoli e Bengasi in accordo con il sindacato libico, danno l’idea del modello di cooperazione che le due organizzazioni sindacali hanno concordato per contribuire alla costruzione del modello economico e sociale della nuova Libia, impegnata nella difficile transizione verso la democrazia.
Alla missione hanno partecipato infatti, rappresentanti dell’Associazione Assafrica di Confindustria, Università Link, ANCI, IPALMO, EURISPES e il Ministro Maurizio Massari Delegato del Ministro degli Esteri per il Mediterraneo e Medio Oriente.
Oltre agli incontri bilaterali con l’UGTL e l’Associazione autonoma delle imprese, si sono svolti numerosi incontri istituzionali con il Ministro del Lavoro, il Vice Ministro dell’Economia, il Vice-Ministro degli Esteri, il Governatore di Bengasi. Nel corso dei colloqui sono state individuate alcune aree di intervento e tracciato un quadro di azioni possibili sulle quali la UIL si è detta pronta a collaborare fin da subito con gli altri partner presenti nella delegazione.
Il Ministro del Lavoro libico ha valutato positivamente il rapporto di collaborazione tra la UIL e l’UGTL. Si è detto disponibile ad accogliere le proposte che quest’ultimo vorrà presentare con il sostegno della UIL nel campo della legislazione sul lavoro, della formazione professionale per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e per la formazione dei manager delle imprese di Stato che verranno nei prossimi mesi privatizzate.
Il Vice Ministro dell’economia ha illustrato la legislazione in vigore e gli incentivi rivolti alle imprese che vorrano investire in Libia. Tante le necessità da fronteggiare. L’intervento pubblico si sta concentrando sull’edilizia abitativa, sulle infrastrutture, sul turismo. E’ stata accolta favorevolmente la proposta dell’apertura di una Agenzia per lo sviluppo delle PMI.
Con il Vice Ministro degli Esteri è stato affrontato il problema delle procedure per l’ottenimento dei visti. L’Ambasciatore a Tripoli, presente all’incontro e il Console di Bengasi hanno sottolineato gli enormi sforzi che si stanno compiendo per rispondere tempestivamente alle numerosissime richieste di visto che mensilmente i due uffici ricevono.
L’apertura della sede dell’Istituto di cooperazione della UIL, Progetto Sud a Bengasi, prima ONG europea ad ottenere il riconoscimento da parte del governo libico, l’apertura del Patronato ITAL UIL a Tripoli, l’istituzione di due borse di studio per due giovani libici, l’avvio di corsi di formazione sindacale e professionale da tenersi in Libia ed in Italia nei prossimi mesi, sono significativi dell’impegno e dell’importanza che la UIL attribuisce alla collaborazione con il nuovo sindacato libico per la costruzione delle basi sulle quali prenderà avvio la nuova Libia.