Immigrazione  - Guglielmo Loy
Consiglio Europa, bene sforzi dell’Italia sui migranti, ma serve sostegno Ue
Pubblicato il rapporto sulla visita ad hoc in Italia per esaminare la situazione degli stranieri
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10/04/2018  | Immigrazione.  

 

(AGI) - Bruxelles, 10 aprile 2018 - L'Italia sta facendo "notevoli sforzi" nello "svolgimento delle operazioni di salvataggio e nel fornire rifugio e assistenza alle centinaia di migliaia di rifugiati, richiedenti asilo e migranti attualmente presenti nel paese". Lo sottolinea il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) del Consiglio d'Europa, che ha pubblicato il rapporto sulla visita ad hoc condotta in Italia per esaminare la situazione dei cittadini stranieri "privati della propria libertà nei cosiddetti "hotspot" e nelle strutture di detenzione amministrative per migranti". In un simile contesto, continua il Rapporto, si "ribadisce la necessità di un approccio europeo coordinato e di un sistema di sostegno per affrontare il fenomeno dell'arrivo in massa di migranti".    

 

La delegazione del CPT ha visitato gli "hotspot" di Lampedusa, Pozzallo e Trapani (Milo), nonché un'unità mobile "hotspot" al porto di Augusta. Inoltre, ha potuto osservare una procedura di sbarco nel porto di Trapani. Gli esperti del Consiglio d'Europa hanno visitato i Centri di permanenza per i Rimpatri (CPR) di Caltanissetta, Ponte Galeria (Roma) e Torino, nonché camere di sicurezza presso l'aeroporto di Roma Fiumicino. "Non sono pervenute accuse o altre indicazioni circa l'uso eccessivo della forza o altre forme di maltrattamento fisico in nessuno degli "hotspot" visitati, si legge nel Report.

 

"Le condizioni di vita sono state ritenute buone a Pozzallo e Trapani e accettabili per brevi permanenze a Lampedusa. Notevole è stata giudicata la qualità dei servizi forniti ai nuovi arrivati. Ciononostante, i livelli di occupazione in tutti e tre gli "hotspot" superavano regolarmente la capacità ufficiale, creando una grave congestione, soprattutto a Lampedusa". "La delegazione nota con favore che la fornitura di servizi sanitari presso i tre "hotspot" è risultata molto buona e supportata da mezzi adeguati. Il numero di operatori sanitari era sufficiente, con medici e infermieri pronti a intervenire e garantiti 24 ore su 24, 7 giorni su 7".    

 

Il Comitato di Strasburgo, "dopo aver osservato che a diverse categorie di cittadini stranieri poteva essere impedito di lasciare gli "hotspot", ha sollevato il problema delle basi giuridiche per la privazione della libertà in questi centri e i relativi problemi collegati all'esistenza e al funzionamento di tutele legali. A tale proposito, formula diverse raccomandazioni che riguardano, ad esempio, il controllo giudiziario sulla privazione della libertà, la fornitura di informazioni su diritti e procedure e l'accesso efficace a un avvocato, nonché le misure pratiche per ridurre il rischio di respingimento. Infine, è stato osservato che  occasionalmente i minori non accompagnati rimanevano presso gli "hotspot" per diverse settimane a causa della mancanza di disponibilità in opportune strutture di accoglienza. Le autorità italiane sono pertanto invitate a garantire che tali trasferimenti avvengano il prima possibile. Il CPT accoglie con favore la recente adozione di una nuova procedura di valutazione multidisciplinare dell'età e chiede conferma che venga ora applicata in tutti gli "hotspot".   

 

Riguardo alle condizioni materiali nelle camere di sicurezza dell'aeroporto di Roma per il trattenimento di cittadini stranieri ai quali è rifiutato l'ingresso, "sono risultate idonee solo per permanenze molto brevi, essendo le strutture sprovviste di luce naturale, aria fresca e aree di passeggio esterne".