Immigrazione  - Guglielmo Loy
Migranti: Svezia,aziende contro espulsione lavoratori qualificati
Indebolisce la competitivitą del Paese
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16/02/2018  | Immigrazione.  

 

(AGI/AFP) - Stoccolma, 16 feb. - I responsabili delle piu' grandi aziende svedesi, tra cui la catena d'abbigliamento H&M e il gruppo di telefonia Ericsson, hanno criticato duramente l'espulsione di lavoratori altamente qualificati che indebolisce la competitivita' del Paese nordico mentre il settore tecnologico accusa una carenza di personale. In una lettera aperta pubblicata dal quotidiano finanziario 'Dagens Industri', una trentina di leader d'azienda hanno sottolineanto che le espulsioni di lavoratori stranieri "danneggia il business" mentre "le compagnie svedesi hanno bisogno di assumere a livello globale".

 

"Non ci possiamo aspettare che ingegneri, tecnici e altri specialisti lascino i loro Paesi se rischiano l'espulsione dalla Svezia per ragioni imprevedibili". L'agenzia per l'immigrazione di Stoccolma e' finita sotto accusa per il rifiuto di estendere i permessi di lavoro a stranieri e per l'applicazione fiscale delle regole severe la cui violazione porta all'espulsione. Un destino che puo' capitare se un lavoratore straniero non usufruisce della quota prevista di ferie, in caso di errori amministrativi o se riceve un salario minore rispetto a quello stabilito dai contratti nazionali. E' il caso di Hussein Ismail, ingegnere libanese fondatore nel 2012 di una compagnia biotech, che rischia di essere rimandato in patria perche' nel 2015 per tre mesi si e' tagliato lo stipendio per aiutare l'azienda a sopravvivere.

 

Per l'ad della Ericsson, Borje Ekholm, se l'azienda "vuole mantenere le sue attivita' di ricerca in Svezia, allora l'immigrazione economica deve operare in modo trasparente e prevedibile". Stoccolma deve trovare 60mila tecnici informatici entro il 2020 o rischia di perdere il suo ruolo di hub per le stratup, ha aggiunto Johan Attby, fondatore del social network Fishbrain. (AGI) Sca