Immigrazione  - Guglielmo Loy
Negato il diritto d'asilo a sei su dieci migranti. E di molti si sono perse le tracce
I dati del 2017 forniti dal Dipartimento libertà civili e immigrazione del Viminale
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16/01/2018  | Immigrazione.  

 

Sempre più rigoroso il vaglio delle richieste da parte delle commissioni prefettizie: respinte oltre 46.000 domande. Dimezzato il riconoscimento della protezione sussidiaria a chi non corre rischi di persecuzione personale

 

di Alessandra Ziniti, www.repubblica.it

 

Roma, 15 gennaio 2018 - Valutazioni più stringenti e selettive per le richieste d'asilo in Italia. Le commissioni territoriali incaricate di concedere la protezione internazionale nel 2017 hanno detto no a sei migranti su dieci, dimezzando il riconoscimento alla protezione sussidiaria, quella cioè riservata alle persone alle quali non viene riconosciuto una persecuzione personale ma un rischio di pericolo oggettivo nel caso di ritorno in un paese alle prese con guerre civili o violenze in genere.

 

I dati del 2017 forniti dal Dipartimento libertà civili e immigrazione del Viminale sono in linea con quelli del 2015 e del 2016, che hanno segnato la rottura con il passato quando il numero dei dinieghi era la metà. Sono stati 46.176, nel 2017, i migranti che si sono visti rifiutare un qualsiasi tipo di asilo, il 61 per cento, mentre il 25 per cento hanno ottenuto il permesso umanitario, l’8 per cento lo status di rifugiato e solo il 7 per cento la protezione sussidiaria ( nel 2015 e nel 2016 il dato era al 14 per cento).

 

Solo quattro migranti su dieci, dunque, a diverso titolo hanno ottenuto il permesso per rimanere in Italia, gli altri dovranno andar via quasi tutti con i loro mezzi visto che sono ancora pochi i paesi con i quali l’Italia ha accordi operativi per i rimpatri e nessuno di questi è nella lista delle nazionalità per le quali è prevista la richiesta di asilo. Da quest’anno, per altro, è stata abolita la possibilità di ricorrere in appello contro il diniego delle commissioni e dunque chi non ha passato il vaglio delle commissioni territoriali deve andar via. Ma come? Teoricamente con i propri mezzi, come prevede il foglio di via che viene consegnato loro insieme al diniego e che impone di lasciare il Paese entro sette giorni.Impossibile sapere quanti dei 46.176 richiedenti asilo che alla fine si sono visti negare il permesso dalle prefetture siano rimasti in Italia e quanti, invece, abbiano provato o siano riusciti, da clandestini, a raggiungere altri paesi europei.  

 

E' un piccolo esercito di migranti quello che il diniego ha reso clandestini dopo aver atteso, mediamente per un anno, nei centri di accoglienza l’esito del lavoro delle commissioni. Sono 140.000 negli ultimi tre anni, il 60 per cento delle persone che – soccorse in mare – hanno avuto riconosciuti i requisiti per presentare la richiesta di asilo ma non hanno superato il vaglio delle commissioni prefettizie che nel 2017 sono state aumentate per velocizzare l’esame delle pratiche e i tempi di attesa dei migranti.