Immigrazione  - Guglielmo Loy
Libia, Amnesty «Governi europei sono complici dei terribili abusi sui migranti»
A.I. accusa in un rapporto diffuso oggi con titolo : «Libia: un oscuro intreccio di collusione»
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12/12/2017  | Immigrazione.  

 

(AGI) - Tripoli, 12 dicembre 2017 - Nonostante i ripetuti avvertimenti, i governi europei hanno continuato a sostenere attivamente un "sofisticato sistema di abuso e sfruttamento di rifugiati e migranti" da parte delle autorità libiche. A riferirlo è un rapporto di Amnesty International. Il documento, intitolato "La rete oscura della collusione in Libia", elenca le complicità dei governi europei riguardo le violazioni dei diritti umani nei confronti dei migranti rimasti in Libia.

 

Secondo quanto riferito dall'organizzazione umanitaria, la cooperazione dei governi dell'Unione con le autorità di immigrazione libiche, comprese le guardie costiere, ha contribuito alle "terribili condizioni" che i migranti stanno affrontando nel paese nordafricano.  "I governi europei sono consapevolmente complici della tortura e degli abusi su decine di migliaia di rifugiati e migranti detenuti in Libia", si può leggere nel rapporto. Il rapporto critica i paesi dell'Unione, in particolare l'Italia, per l'attuazione di "una serie di misure volte a chiudere la rotta migratoria attraverso la Libia e attraverso il Mediterraneo centrale, con poca attenzione per le conseguenze per coloro che sono intrappolati all'interno dei confini della Libia, dove non vige alcuna legge". Amnesty sostiene che i governi europei abbiano fornito supporto tecnico al Dipartimento libico per la lotta alla migrazione illegale (DCIM), che è responsabile della gestione dei centri di detenzione, dove rifugiati e migranti sono, nella maggior parte dei casi, arbitrariamente e indefinitamente detenuti ed esposti a torture e altre gravi violazioni dei diritti umani.

 

L'11 settembre anche l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Zeid Ra'ad al-Hussein, aveva denunciato "gli orribili abusi che i migranti affrontano dopo essere stati intercettati in mare e riportati Libia". "Le uccisioni extra-giudiziarie, la schiavitù, la tortura, lo stupro, la tratta di esseri umani e la fame sono solo alcuni degli abusi denunciati e subiti dai migranti nei centri di detenzione sia ufficiali che informali", aveva detto Hussein.