Il Parlamento europeo da’ via libera ai negoziati con il Consiglio e la Commissione sulla riforma del regolamento di Dublino. La luce verde arriva con 390 si’, 175 no e 44 astenuti. Con la proposta del Parlamento, il Paese in cui un richiedente asilo arriva per primo non sarebbe piu’ automaticamente e unicamente responsabile di valutarne la richiesta. I richiedenti dovrebbero invece essere distribuiti in tutti i paesi dell’Ue. Il Consiglio non ha ancora assunto una posizione negoziale.
(redazionale) 16 novembre 2017 - STRASBURGO - La plenaria del Parlamento europeo da il suo via libera ai negoziati con il Consiglio e la Commissione sulla riforma del regolamento di Dublino. Il semaforo verde è arrivato con 390 voti favorevoli, 175 contrari e 44 astenuti. Con la proposta del Parlamento, il Paese in cui un richiedente asilo arriva per primo non sarebbe più automaticamente e unicamente responsabile di valutarne la richiesta. I richiedenti dovrebbero invece essere distribuiti in tutti i paesi dell'Ue.
Il Consiglio non ha ancora assunto una posizione negoziale. In base al testo della relatrice, la liberale svedese Cecilia Wikstrom, gli Stati membri che non accetteranno la loro quota di richiedenti asilo correrebbero il rischio di veder ridotto l'accesso ai fondi Ue. Il testo del Parlamento prevede tra i vari punti anche un periodo transitorio di tre anni e un meccanismo 'filtro' per scremare, tra i richiedenti asilo, quelli con poche chance di vedere accolta la loro domanda. Per questi ultimi la domanda resterebbe a carico del Paese di ingresso, che dovrebbe occuparsi del rimpatrio, con un sostegno aggiuntivo da parte dell'Ue. Tutte queste proposte potrebbero tuttavia uscire stravolte dal negoziato.
I governi dell'Unione, rappresentati nel Consiglio, non hanno ancora raggiunto una posizione comune per farlo partire. “Con il voto di oggi, il Parlamento europeo ha compiuto un importante passo avanti verso la riforma del regolamento di Dublino”, ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, a seguito del voto in plenaria, a Strasburgo, che ha approvato il mandato negoziale per la riforma del sistema d’asilo Ue, redatto dalla commissione per le libertà civili e approvato oggi con 390 voti a favore, 175 contrari e 44 astensioni.
I deputati potranno ora avviare i colloqui con il Consiglio, non appena gli Stati membri avranno concordato la propria posizione negoziale. “Il nostro obiettivo è garantire una ripartizione equa dei richiedenti asilo tra tutti i Paesi membri. Come parte essenziale della politica di asilo dell’Unione europea, il regolamento di Dublino, allo stato attuale, è un sistema inefficace e ingiusto, di conseguenza deve essere immediatamente riformato. Ora agisca il Consiglio, possibilmente in tempi rapidi”, ha concluso il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani.