Immigrazione  - Guglielmo Loy
Migranti, sbarchi per prima volta in calo nel 2017
Stretta Viminale, è caos in mare: Ong non firmano, ma continuano a operare
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03/08/2017  | Immigrazione.  

 

Secondo i dati del ministero dell'Interno, relativi al periodo 01 gennaio-02 agosto, si registra il 2,7% di arrivi in meno dell'anno scorso .Tra l'ordine di far rispettare le nuove norme e la necessità di coordinare i soccorsi difficile la posizione della Guardia costiera italiana. Nella zona Sar presenti anche le organizzazioni che non hanno aderito al codice di comportamento

 

di Alessandra Ziniti, http://www.repubblica.it/

 

Roma, 2 agosto 2017 - Segno meno, per la prima volta nel 2017, per gli sbarchi di migranti in Italia: 95.215 ad oggi contro i 97.892 del 2016 (-2,7%). Lo indicano i dati del Viminale dal 1 gennaio al 2 agosto.

 

Intanto, però, il giorno dopo l'entrata in vigore del nuovo codice di comportamento delle Ong nel Mediterraneo è già caos e la Guardia costiera italiana si ritrova stretta tra l'ordine di far rispettare le nuove norme e la necessità di coordinare i soccorsi in mare tenendo conto di tutte le navi presenti in zona Sar, comprese quelle umanitarie delle organizzazioni che hanno detto no al codice.

 

Dopo il fermo in mare della nave della tedesca Jugen Rettet, condotta in porto a Lampedusa per accertamenti, nella zona Sar al confine con le acque libiche ci sono al momento diverse navi Ong ufficialmente fuori dal sistema dei soccorsi. A cominciare dalla Aquarius di Sos Mediterranee. È quella con la situazione più delicata perché a bordo ha nove corpi, quelli di sei uomini e tre donne recuperati ieri in un gommone dal quale sono stati salvati altri 119 profughi. "È durissima stare a bordo tutta la notte con un cimitero galleggiante" dicono i volontari della nave che aspetta indicazioni su cosa fare dalla sala operativa della Guardia costiera pur non facendo più parte del sistema di ricerca e soccorso.

 

Proprio la Aquarius ieri, su indicazione della Guardia costiera di Roma, ha per altro provveduto alle operazioni di trasbordo di un centinaio di migranti salvati da un mercantile di passaggio e ora a bordo della nave della Proactiva Arms, la Ong spagnola che ha invece firmato il  codice di condotta. Insomma, in zona Sar, le navi Ong, a prescindere dalla loro adesione, hanno finora continuato a lavorare, coordinate dal centro di Roma.

 

E in zona Sar è tornata anche la Vos Prudence di Msf, altra Ong ribelle che dunque da questo momento, cosi come la Sea eye e la Sea watch, è soggetta alle restrizioni imposte dal Viminale.