(Agenparl) – Roma, 18 apr 2017 – Anche nel weekend pasquale sulle coste della Sicilia sono arrivate centinaia di migranti come annunciato nei giorni precedenti dalle associazioni umanitarie presenti. Oggi è stato divulgata dalla realtà di Raimbow for Africa questa comunicazione: “Sono arrivate 2 navi della guardia costiera e il rimorchiatore Tuna1.
Hanno cominciato a caricare, si calcola ci vorranno almeno 9 ore, il mare è agitato. Abbiamo perso molte vite, ma la tragedia avrebbe potuto essere ancora peggiore senza la straordinaria collaborazione, assistenza e capacità organizzativa della Guardia Costiera Italiana. La centrale operativa di Mrcc (Maritime rescue coordination center) a Roma non ha mai smesso di supportarci inviando tutto l’aiuto di cui poteva disporre. Il mare è grande, altri attori mancavano, ma l’Italia c’era”.
Dieci giorni fa e precisamente tra il 6 e il 7 aprile si è assistito a un’altra situazione di emergenza: sono stati tratti in salvo circa 1350, nel Mediterraneo Centrale, in 12 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera. “I migranti, che si trovavano a bordo di 1 barcone, 5 gommoni e 6 barchini, sono stati soccorsi dalla Nave Dattilo CP940 della Guardia Costiera, dal mercantile Gaz Sinergy, dai rimorchiatori Asso 28 e Gagliardo, dalla nave Sea Watch 2 della ONG Sea Watch e da Nave Golfo Azzurro della ONG Proactiva Open Arms.
Durante le operazioni di soccorso è stato rinvenuto, a bordo di un gommone, un corpo privo di vita” riporta il comunicato ufficiale del Mrcc. Fatti che suscitano clamore e che rimarcano l’esigenza di una rete di assistenza e di controllo che sia all’altezza di quanto sta accadendo. Gli stanziamenti per l’accoglienza agli immigrati erogati dalle prefetture, a cooperative, onlus e istituti di carità per fare fronte alle migliaia di stranieri che stanno sbarcando anche in queste ultime ore sulle coste della Sicilia e distribuirli sul territorio nazionale si attestano in meno di un anno e mezzo a 2 miliardi e 278 milioni di euro. Precisamente siamo a 2.278.295.318. Una cifra imponente che però non rispecchia l’entità complessiva del finanziamento che tra la fine di aprile e la fine di maggio si completerà con l’aggiudicazione di nuovi bandi di gara, ora in via di lavorazione. Si supereranno i 4 miliardi di euro per l’intera annualità 2017 che comprenderanno anche le cifre a disposizione dei bandi per i comuni che accoglieranno i migranti per la cosiddetta II accoglienza ossia i progetti per i richiedenti asilo e rifugiati. I cosiddetti progetti Sprar.
Già perché si sa bene che con l’arrivo della bella stagione si dovrà fare fronte a un’ondata massiccia di stranieri richiedenti asilo, di minori non accompagnati e di donne senza famiglia. In prima su ciascun territorio le prefetture che da Trapani fino a Sondrio a nordovest e Udine per il nordest, passando per Crotone, Bari, Caserta e così su fino a Roma, Bologna e poi ancora Milano, svolgono il lavoro preliminare di indagine sul territorio per stabilire i posti che spettano a ciascun capoluogo in base ai residenti. A oggi quello di cui si ha certezza è la distribuzione dei fondi per l’accoglienza che accorpa impegni di spesa per ospitalità, interpretariato, traduzione nei colloqui del percorso per la richiesta di asilo, trasporti.
La classifica delle risorse destinate all’accoglienza vede al primo posto l’Emilia Romagna (397.743.350 euro) poi Lazio (305.173.475), Toscana (262.795.561), Lombardia (237.625.840), Piemonte (199.639.616), Veneto (190.937.050), Campania (189.252.106), Liguria (131.263.100), Puglia (93.806.425), Sicilia (52.484.900), Abruzzo (48.143.900), Calabria (45.932.895), Sardegna (39.236.250), Friuli Venezia Giulia (34.658.556), Umbria (17.795.510), Basilicata (17.194.650), Molise (11.098.122) e infine Marche (4.793.208). Nell’indagine sono stati escluse le regioni Val d’Aosta e Trentino Alto Adige perché strutturate in modo diverso.