Immigrazione  - Guglielmo Loy
Migranti: Viceministro Giro, «i rimpatri forzati non si possono fare»
«Bisogna fare i rimpatri volontari assistiti»
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22/03/2017  | Immigrazione.  

 

(ANSA) - ROMA, 22 MAR - I rimpatri forzati "sono molto difficili da fare. Quindi bisogna anche dirlo agli italiani: i respingimenti forzati, diciamo soprattutto prendere la gente e mandarla via in blocco, non esistono, non si fanno, non si possono fare se non in casi individuali molto precisi". Lo ha detto il viceministro degli Esteri Mario Giro intervenendo a Radio Anch'io. Quindi, ha spiegato, "bisogna fare i rimpatri volontari assistiti..., che presuppongo tutta una costruzione, (in termini di) piano di rientro, soldi, cooperazione".

 

"Tutto ciò che ci sembra a noi semplice tra virgolette: “mandiamoli a casa loro, riempiamo un aereo e mandiamo”, non è per niente semplice, perché naturalmente l'aereo non te lo fanno atterrare. A parte che costa", ha aggiunto Giro.

 

Da parte sua, l'Ambasciatore italiano in Libia, Giuseppe Perrone, ha spiegato che i flussi migratori "partono dai Paesi subsahariani", sottolineando che questo "è un problema a cui è difficile trovare una soluzione immediata". La sfida in Libia, ha aggiunto l'Ambasciatore, "è la sfida per la stabilità. Evidentemente senza una Libia stabilizzata è difficile interrompere questo flusso.

 

Però d'altro canto l'alternativa qual è: sarebbe quella di stare a guardare e aspettare che queste milizie che favoriscono il proliferare dei traffici continuino ad agire indisturbate. No: bisogna stringere accordi, bisogna trovare una strategia che sia complessiva, che investa soprattutto sul rafforzamento delle capacità delle istituzioni libiche. Capacità che esistono, ma che vanno rafforzate".