Il paese del ferrarese protesta contro l'arrivo di 20 persone. Il prefetto: «Due anni e mezzo di appelli per gestire l’emergenza, ma non c’è risposta». Sono stati portati in altri comuni
(http://www.vanityfair.it/) Mezzo paese in strada per dire no a 20 richiedenti asilo. Ieri sera Gorino, 600 anime nel delta del Po, ha organizzato le barricate perché l’unico bar del paese era stato requisito per ospitarli. Il prefetto di Ferrara lo aveva fatto dopo mesi di richieste che non avevano mai visto una risposta positiva. E le critiche sono arrivate da tutta Italia, ministro dell’interno compreso. Angelino Alfano intervistato da La7 ha detto: «Di fronte a 12 donne, delle quali una incinta, organizzare blocchi stradali non fa onore al nostro Paese. Poi, certo, tutto può essere gestito meglio, possiamo trovare tutte le scuse che vogliamo, ma quella non è Italia. Quel che è accaduto non è lo specchio dell’Italia». Alla fine la corriera che portava 12 donne e 8 bambini all’Ostello Amore e Natura di Gorino, frazione di Goro, è tornato indietro.
Almeno la metà del paese era sceso in strada per far sì che all’ostello il bus con i migranti no ci arrivasse mai., vere barricate con bidoni di ferro e bancali di legno. In trecento per bloccare donne e bambini provenienti da Nigeria, Costa d’Avorio e Guinea. Una cosa ripugnante secondo la Curia, twitta invece il leghista Salvini: «Sto con gli abitanti di Gorino». La situazione non è mai degenerata secondo i testimoni, ma ci sono stati momenti di tensione con la strada chiusa e molte persone arrivate dai paesi vicini: «Perché se oggi li mettono qua, domani potrebbero portarli anche da noi» riporta il sito Estense.com. Ci sono stati cori anti-Renzi, anti-Pd e anti-prefetto. Non vogliono neanche donne e bambini.
Nessun profugo come preannunciato dalla Lega Nord locale già nell’estate. Il timore era anche che l’arrivo dei migranti obbligasse alla chiusura dell’unico bar del paese, paese che vive della pesca delle vongole. Inutile il tentativo di mediazione del sindaco Diego Viviani, che ha acuto all’ultimo la notizia dell’ordinanza: «Non capisco la scelta di Gorino, paese lontano dal resto della provincia. È una difficoltà oggettiva anche per le cooperative di accoglienza provvedere a cibo e quant’altro. Poi i collegamenti non sono semplici». La prefettura ha definito il provvedimento eccezionale e straordinario, per fronteggiare la necessità di accoglienza di un gruppo di migranti assegnato alla provincia di Ferrara.
Si è arrivati al sequestro del locale dopo il no dei gestori che dicono: «Qui non si tratta di razzismo, donne e bambini sono ben accetti, ma che accoglienza è imporre la loro presenza con un preavviso di poche ore, senza che nemmeno le camere siano pronte? Siamo qui con regolare contratto, avevamo prenotazioni di turisti che dovremo disdire all’ultimo, non è concepibile né giusto». Alla fine, secondo quanto riporta la Nuova Ferrara, 4 mamme e i loro bimbi sono finite a Fiscaglia, 4 a Ferrara, 3 a Comacchio.