Bari, 25 mag. (Adnkronos/Labitalia) - Sindacati in corteo a Bari il 25 giugno, per dire no al caporalato e rilanciare la centralità della contrattazione nella lotta allo sfruttamento del lavoro in agricoltura. Lo hanno deciso le segreterie di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil riunitesi ieri a Roma. I tre sindacati di categoria manifesteranno a Bari per rilanciare le proprie proposte e far sì che governo e istituzioni accelerino l'approvazione del ddl 2217, varato a novembre e fermo al Senato. All'iniziativa nazionale unitaria interverranno i tre segretari generali insieme a lavoratori ed esponenti della società civile. La manifestazione ha anche la finalità di incalzare le associazioni datoriali di fronte alla necessità di chiudere, presto e bene, i negoziati sui Contratti provinciali di lavoro (Cpl).
"Vogliamo lanciare un messaggio chiaro e forte al governo e al Parlamento - affermano in una nota Luigi Sbarra, Ivana Galli e Stefano Mantegazza, alla guida rispettivamente di Fai, Flai e Uila - e dire che il tempo degli annunci è finito. Si individui una corsia preferenziale per il provvedimento, o ci troveremo presto di fronte a nuove vittime dello sfruttamento, della violenza, di vere e proprie forme di schiavismo. Piaga alla quale bisogna rispondere con le ispezioni e il rispetto delle leggi, ma anche puntando a innalzare la qualità del lavoro agricolo attraverso il coinvolgimento attivo delle parti sociali.
Occorre perciò dare, avvertono, "funzioni territoriali alla Cabina di regia istituita presso l'Inps e rafforzare la Rete del lavoro agricolo di qualità, con l'attivazione di specifiche funzioni sul territorio e l'introduzione di misure premiali per le imprese in regola con il Ccnl e i Cpl". Centrale resta infatti, proseguono Sbarra, Galli e Mantegazza, "il ruolo della contrattazione decentrata e della bilateralità contrattuale, leve insostituibili per innalzare la qualità del lavoro". La manifestazione è stata decisa nell'ambito di una riunione in cui Fai, Flai e Uila hanno preso impegni comuni anche sulla necessità di rilanciare l'azione contrattuale consolidando le posizioni unitarie sui tavoli di rinnovo ancora aperti: dai Consorzi di bonifica alla panificazione; dall'artigianato alimentare ai consorzi agrari; dagli impiegati e le cooperative agricole alla cooperazione pesca. Fondamentale inoltre riconquistare il tavolo dell'Associazione allevatori e quello dei forestali.
Per quanto riguarda il comparto Forestazione, in particolare, si è convenuto sulla necessità di innalzare il livello della mobilitazione, per arrivare al rinnovo di un contratto scaduto ormai da quattro anni. "Abbiamo chiesto ufficialmente al ministro Martina e al presidente della conferenza della Regioni Bonaccini di sbloccare l'assurda condizione che priva il tavolo della trattativa di una controparte pubblica. Ci auguriamo che nell'incontro convocato per mercoledì 8 giugno dal presidente Bonaccini si possa colmare un vuoto che di fatto nega ai lavoratori del settore il diritto alla contrattazione. Questa mancanza è semplicemente vergognosa e non può più essere tollerata. In assenza di risposte celeri, già da luglio siamo pronti ad avviare iniziative di lotta e mobilitazione", concludono i segretari generali di Fai, Flai e Uila.