Quota 100, insieme all´Ape sociale, rappresenta un passo significativo per reintrodurre flessibilità di accesso alla pensione ed elementi di equità e giustizia nel sistema previdenziale italiano. Al contempo tali misure favoriscono un turn over nel mercato del lavoro a beneficio dei giovani.
L´Ocse può stare tranquilla: il nostro sistema previdenziale è sostenibile nel medio e nel lungo periodo. Occorre affrontare gli altri capitoli aperti: 41 anni di contributi devono bastare per andare in pensione, la valorizzazione ai fini previdenziali del lavoro di cura e della maternità delle donne, le future pensioni dei giovani.
Su questi temi la UIL, insieme a CGIL e CISL chiede al Governo di riprendere il confronto al fine di trovare utili soluzioni per i lavoratori.
Roma, 01 aprile 2019