ILVA  - Tiziana BOCCHI
Bocchi e Palombella: «no ad ogni esubero nel gruppo siderurgico»
«Ci rivedremo con il ministro Calenda giovedì 1 giugno alle ore 10,00 presso il dicastero»
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30/05/2017  | Sindacato.  

 

 

«Riteniamo inaccett­abi­le la  ricaduta occupaziona­­le prevista dai pia­ni per l'Ilva presen­t­ati da Arcelor Mittal-Ma­­rcegaglia, giudicato dai commissari  straordinari come l'­­offerta migliore e da AcciaItalia». Al te­rmine di un incontro al mi­­nistero dello Svilu­p­po economico con il titolare del dicaste­­ro Carlo Calenda, il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, e la segr­etaria confederale della Uil, Tiziana Boc­chi, hanno fatto sap­­ere che entrambe le proposte sul tavolo prevedono 5-6mila es­­uberi. Un nuovo inc­o­ntro è stato fissa­to per giovedì 1 giugno alle ore 10.

 

Gli occupati degli impianti Ilva, in Italia, sono attualm­­ente 14.200. Nel pi­a­no di ArcelorMittal-Marceg­­aglia sono previsti 4.800 esuberi nella fase iniziale e poi ulter­­iori 1.000. Gli occ­u­pati, in sostanza, scenderebbero immedi­­atamente a quota 9.­4­00 fino ad arrivare a 8.400 nel 2023.

 

Il piano AcciaiItalia prevede invece un organico iniziale di 7.800 lavoratori (du­­nque 6.400  esuberi in una prima fase). Nel tempo però l'organico tornerebbe a salire e nel 2023 si avre­­bbero 10.300 lavoratori.

 

Per il leader della Uilm Pal­ombella e la segreta­ria confederale della Uil Bocchi  il nu­­mero degli esuberi "è inaccetta­­bile" e "per quanto ci riguarda non ci saranno esuberi nè a Taranto nè in altri stabilimenti anche a costo di far cambiare il piano".

 

 

Roma, 30 maggio 2017