L’ARTIGIANATO NELLE SCUOLE. PROGETTO COORDINAMENTO DEI LAVORATORI DELL’ARTIGIANATO UIL-UILSCUOLA-IRASE ANNO ACCADEMICO 2017
Il Coordinamento Nazionale dei Lavoratori dell’Artigianato UIL, di concerto con il Servizio Organizzazione della UIL, e grazie a una proficua collaborazione con UILSCUOLA e IRASE ha predisposto, per l’anno in corso in via del tutto sperimentale, un progetto volto a mettere in comunicazione mondo della scuola con quello del lavoro, anche in vista dell’importanza della disciplina sull’alternanza scuola lavoro.
Con la UILSCUOLA si è ragionato insieme su un’idea grezza. Sempre la UILSCUOLA ha favorito il contatto e la collaborazione tra Coordinamento Nazionale e l’IRASE per entrare nel vivo dei dettagli organizzativi. Così in data 11 ottobre scorso è stato sottoscritto dal Coordinamento e dall’IRASE un proficuo accordo di collaborazione in tal senso.
Il progetto si rivolge agli studenti del 4° anno degli Istituti Tecnici e Professionali di Lazio, Marche, Piemonte e Lombardia, con l’obiettivo di ampliare l’ambito di applicazione dello stesso alle altre regioni italiane nel corso degli anni successivi. La scelta del target e delle scuole non è stata casuale. Infatti proprio i giovani che si stanno attualmente formando negli Istituti Tecnici e Professionali saranno, si spera, potenziali futuri lavoratori del comparto artigiano. Per questo motivo, il Coordinamento è fortemente coinvolto nel progetto sia in prima persona e sia mediante i propri Operatori Intercategoriali a partire dalla fase “pratica”, ovvero nello svolgimento di lezioni in aula volte a illustrare a insegnanti e studenti le peculiarità di un comparto così importante del tessuto produttivo italiano, come quello artigiano, nonché le tutele spettanti ai lavoratori dipendenti di imprese artigiane. La fase operativa si concluderà con un Convegno Nazionale a Roma in cui verranno presentati i “risultati” di tale prima fase sperimentale.
L’idea di realizzare e mettere in piedi un simile percorso, non facile, nasce dal fatto che come Coordinamento ci siamo più volte domandati: ma i giovani cosa ne pensano del Sindacato? O meglio conoscono la nostra Organizzazione?
Una domanda “spinosa” la cui risposta non è scontata. E se i più giovani non conoscono il Sindacato fanno fatica anche a conoscere quali sono i loro diritti e doveri sul posto di lavoro. Quindi da qui l’impegno a coinvolgere i ragazzi che studiano e che magari parallelamente lavorano sull’importanza delle tutele per i lavoratori dipendenti di comparto derivanti dalla contrattazione collettiva.
Un passaggio obbligato risulta dunque quello di diffondere già in età scolastica la cultura e la conoscenza degli strumenti bilaterali di comparto, di sensibilizzarli su tematiche importanti come quelle della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e sull’apprendistato, per far sì che i lavoratori del domani siano dei lavoratori “coscienti” e in grado di capire quando e su cosa chiedere supporto e aiuto al Sindacato.
Altro obiettivo è quello di favorire il riavvicinamento dei giovani al lavoro artigiano che ha sicuramente patito i duri colpi della crisi economica ma che allo stesso tempo rappresenta un importante volano per la crescita dell’occupazione giovanile nel nostro Paese.
In Italia, oltre alle antiche tradizioni tipiche dell’artigianato artistico, è ben strutturato e presente l’artigianato manifatturiero e delle costruzioni. E vicino alle vecchie botteghe e alle imprese “tradizionali” sta aumentando il numero dei c.d. artigiani digitali, i “makers”.
Prestigio, esclusività e qualità sono gli aggettivi che meglio descrivono il made in Italy. In Italia, c’è ancora grande valore nel lavoro manuale, legato a una creatività personale, a una grande passione e a una alta competenza tecnica-tecnologica, oltre che artistica. Tuttavia oggigiorno parallelamente alla vecchia figura dell’artigiano ne emerge una nuova che usa le tecnologie digitali e i nuovi mezzi di comunicazione. Nel terzo millennio, la bottega artigiana non è solo il luogo in cui si producono oggetti di altissima qualità e sono custodite conoscenze tramandate di generazione in generazione, ma è anche il luogo nel quale c’è sempre più spazio per innovazione e creatività.
In un mercato come quello attuale, sempre più globale, in cui si ridefiniscono competenze, modalità di relazione con i clienti e mezzi di produzione, tra Arduino e stampanti 3D l’artigiano deve reinventare se stesso e la fa all’interno delle Fab lab (dall'inglese fabrication laboratory) piccole officine che offrono servizi personalizzati di fabbricazione digitale. E di questa nuova realtà e delle relative potenzialità i giovani devono esserne a conoscenza. Così come devono essere a conoscenza che il comparto artigiano presenta aspetti importanti di innovazione e modernità che lo rendono diverso rispetto a quello dei tempi dei loro nonni e genitori. Solo in questo modo, le nuove generazioni potranno essere portatrici di nuove idee capaci far evolvere e migliorare le produzioni di comparto.
Come Coordinamento puntiamo molto su questo progetto che ci permetterà di dialogare con i cittadini al di fuori dei canonici posti di lavoro, instaurando con loro un dialogo sempre più diretto e riaffermando che il ruolo del Sindacato è sempre quello di ascoltare le loro necessità ed esigenze.
Il primo incontro del progetto si è realizzato in data 7 marzo scorso presso l’istituto Tecnico Galilei di Roma. Possiamo affermare che si è trattato di un buon inizio! Abbiamo riscontrato un certo interesse da parte degli studenti e del corpo docente tanto che ci è stato richiesto un secondo appuntamento per approfondire alcune tematiche inerenti le tutele del comparto. Ci rendiamo conto che non è facile coinvolgere gli adolescenti su certe tematiche che ancora percepiscono come “lontane”. Ma il tempo passa in fretta e ci si rende conto solo dopo di quanto sapere prima ed essere informati su alcune cose possa essere utile al momento opportuno.
Ci auguriamo che i successivi incontri previsti nelle altre regioni scelte ci diano la stessa soddisfazione.
Per questo primo incontro, ringraziamo la presenza del Coordinamento Regionale dell’Artigianato del Lazio e nello specifico il Responsabile Regionale Agostino Calcagno e il DB UIL Artigianato Maurizio Fiore con cui abbiamo costruito una buona squadra per lavorare su Roma e provincia in tal senso. Rimane dunque fondamentale il “fare rete” soprattutto all’interno della nostra Organizzazione per portare avanti idee ambiziose, di ampio respiro che favoriscano un rapporto sempre più stretto con i lavoratori e i cittadini e che portino sempre alto il nome della UIL.
Giulia Zuccarello
Coordinamento Nazionale dei Lavoratori dell’Artigianato UIL