Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 02/07/2018
Mentre l’Unione europea litiga sul tema migratorio, altri 100 annegano al largo della Libia
Mentre l’Unione europea litiga sul tema migratorio, altri 100 annegano al largo della Libia
02/07/2018  | Immigrazione.  

 

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(www.etuc.org)  Brussels,  02 luglio 2018 –  Con la notizia di altri 100 rifugiati annegati nel Mediterraneo al largo delle coste libiche, e polemiche su di una nave di soccorso che non è stata in grado di fornire assistenza in quanto Malta non lascia entrare nel porto per fare rifornimento (notizie che arrivano appena un giorno dopo il vertice UE che ha posto l'accento sul controllo delle frontiere e prevenire "traversate illegali",   Luca Visentini, segretario generale della Confederazione europea dei sindacati, ha detto:

 

"Il Mediterraneo sta diventando una fossa comune mentre i leader dell'UE litigano per portare a casa egoistici vantaggi, invece di trovare soluzioni reali”.  "I leader dell'UE devono ricordare che i migranti sono persone come noi. I nostri leader eletti hanno l'obbligo morale e legale di mostrare l'umanità a persone che sono a grave rischio di annegare in mare. Come ha potuto l'Europa raggiungere un punto in cui le persone in fuga dalla guerra e dalla povertà estrema vengono trattate come un nemico che deve essere tenuto a distanza? La decenza umana sembra essere stata dimenticata”.  "È semplicemente irrealistico e insostenibile mettere troppa enfasi sulla sorveglianza delle frontiere e esternalizzare la gestione dei rifugiati in Turchia e in Nord Africa per tenere i rifugiati fuori dall'Europa e nelle cosiddette piattaforme di sbarco regionali”. "Lo sforzo umanitario deve essere intensificato con il contributo di tutti gli Stati membri.  Debbono essere aperte vie legali per entrare nell'UE. È solo in parte giusto incolpare i trafficanti per gli annegamenti, il fatto che non sia possibile per i rifugiati entrare legalmente nell'UE rende   purtroppo inevitabili traversate rischiose".