Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 15/05/2018
Tratta per sfruttamento lavorativo: l'allarme del Consiglio d'Europa
Tratta per sfruttamento lavorativo: l'allarme del Consiglio d'Europa
15/05/2018  | Immigrazione.  

 

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Roma, 14 maggio 2018 - La tratta per sfruttamento del lavoro è in aumento in tutta Europa. In diversi paesi, ha superato lo sfruttamento sessuale come la principale forma di traffico di esseri umani. Le cifre ufficiali sottovalutano la vera portata del problema e ci sono stati pochi procedimenti giudiziari e condanne di successo.

 

Questi sono alcuni dei risultati principali che emergono dall'ultima relazione annuale del gruppo di esperti del Consiglio d'Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA), pubblicata il  3 aprile scorso.

 

Basato sul lavoro di monitoraggio paese per paese di GRETA, il rapporto, che copre il periodo 1 gennaio-31 dicembre 2017 - evidenzia come lo sfruttamento del lavoro è la forma predominante di traffico in diversi paesi europei tra cui Belgio, Cipro, Georgia, Portogallo, Serbia e Regno Unito.

 

Secondo il rapporto la maggior parte delle vittime identificate sono uomini, sebbene siano colpite anche donne e bambini. Per quanto le percentuali registrate nei diversi Stati siano considerevolmente differenti, vi è una generale tendenza all'aumento del fenomeno in tutti i paesi Europei.

 

Gli uomini sono spesso sfruttati in settori come l'agricoltura, l'edilizia e la pesca, mentre le donne tendono a essere sfruttate in contesti più isolati come il lavoro domestico o di cura - dove a volte sono vittime sia dello sfruttamento lavorativo che  sessuale.

 

Per quanto riguarda più specificamente la situazione italiana, dal rapporto GRETA emerge chiaramente come le maggiori difficoltà incontrate nel contrasto allo sfruttamento lavorativo derivano dall'ampia estensione dell'economia sommersa in alcuni settori come l'agricoltura, l'edilizia e l'industria tessile e dal numero elevato di migranti irregolari in essi occupati. A fronte di tali criticità il gruppo di esperti ha invitato le autorità ad intraprendere misure atte a ridurre la vulnerabilità degli stranieri irregolari intervenendo eventualmente anche sulle disposizioni nazionali in materia di immigrazione.

 

​Scarica il Rapporto

 

Fonte: Consiglio d'Europa