Negli ultimi tre anni l´Italia ha solo cominciato un riallineamento per l´età di accesso alla pensione intorno ai 63 anni, come avviene in tutti i Paesi dell’Unione Europea.
Nessuna marcia indietro quindi, ma solo un primo passo verso un sistema previdenziale più equo e giusto.
Bisogna continuare a modificare la Legge Fornero, affrontando il tema dei 41 anni di contributi, le future pensioni dei giovani e valorizzando, ai fini previdenziali, il lavoro di cura delle donne e la maternità.
Il Governo separi finalmente la spesa previdenziale da quella assistenziale, dimostrando all’Europa che l'Italia spende per pensioni l´11% del pil, un punto in meno della Francia e mezzo punto in meno della Germania.
Roma, 5/06/2019