Ivana VERONESE: comunicato Stampa del 13/05/2019
«Le radici del lavoro»
«Le radici del lavoro»
13/05/2019  | Immigrazione.  

 

Migliaia di lavoratori, italiani e stranieri, venuti a Roma per rilanciare il contratto e combattere contro il caporalato e forme gravi di sfruttamento in agricoltura. “Applicare la legge 199 e rinnovare contratti fermi da anni”.

 

leradinidellavorolocandinaimmi(redazionale) Roma, 13 maggio 2019 - Si è tenuta, sabato scorso 11 maggio a Roma, una importante manifestazione unitaria (davanti alla Bocca della Verità cui hanno partecipato migliaia, di lavoratori del settore. Tantissimi i lavoratori di origine straniera che oggi rappresentano almeno un terzo degli occupati del settore.

 

L’evento è stato promosso dalle categorie sindacali del settore Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, con l’obiettivo di “accendere i riflettori sul lavoro agricolo e dell’industria alimentare”. Un’occasione anche per  “lanciare la nuova piattaforma contrattuale che richiede un consistente aumento dei salari dei lavoratori ed in generale di “rinnovare i contratti nazionali fermi da anni per alcune categorie (per gli operai forestali da sette, per gli allevatori addirittura da dieci)”; ma anche  per “protestare della mancanza di ammortizzatori sociali per i lavoratori della pesca e per chiedere l’applicazione della legge 199 per combattere il caporalato”. In effetti, malgrado l’importanza e la validità di questa normativa, l’assenza di adeguati controlli non riesce a soffocare il grave fenomeno del caporalato e dei gravissimi casi di sfruttamento in molte zone d’Italia.

 

Il titolo della manifestazione, infatti, “Le radici del lavoro”, voleva richiamare l’attenzione proprio sulle condizioni inaccettabili di lavoro e salario di tantissimi lavoratori agricoli, in primis gli immigrati, spesso sfruttati e maltrattati dalla piaga del caporalato. Una manifestazione che si colloca nell’ambito delle iniziative di Cgil, Cisl e Uil promosse a partire dal 9 febbraio.

 

Assieme ai segretari generali della categoria, hanno partecipato all’evento il segretario generale della Cgil Maurizio Landini e dei segretari generali aggiunti di Cisl Luigi Sbarra e Uil Pierpaolo Bombardieri.

 

“Il governo la smetta con i tavoli e ci dica come far partire le azioni della rete del lavoro agricolo di qualità”, ha detto il segretario generale della Flai Cgil Giovanni Mininni: “Abbiamo decine di migliaia di lavoratori della cooperazione agricola e industriale che per un refuso di legge non hanno ammortizzatori sociali; abbiamo più volte chiesto a Di Maio di intervenire su questo. È scaduto il tempo anche per il settore della pesca, in cui la legge sulla sicurezza sul lavoro non viene applicata. È venuto il momento che i due attori del governo escano dai continui litigi e comincino a fare cose concrete per i lavoratori”. Mininni ha anche affermato, parlando del fenomeno del caporalato, che “non è possibile questo stillicidio di morti: gli immigrati sono persone che producono ricchezza e hanno diritto a un lavoro dignitoso, e il problema esiste anche per gli italiani”.

 

Per il segretario generale della Uila Uil Stefano Mantegazza il governo “è prigioniero della sua propaganda su reddito di cittadinanza e quota 100, quando ci sarebbe bisogno di altri interventi. Ed è un governo prigioniero della sua ideologia, che non riconosce le cose buone fatte dai governi precedenti come la legge 199 per combattere il caporalato, che non serve modificarla prima di attuarla”. “Per il segretario generale della Uila i diritti dei lavoratori vanno tutelati indipendentemente dalla nazione di provenienza”.

 

Il Segretario Generale aggiunto della Uil, Pierpaolo Bombardieri presente  alla manifestazione unitaria, ha anche dichiarato: "I tantissimi lavoratori convenuti qui oggi vogliono denunciare situazioni di disagio e di illegalità. E’ una grande battaglia contro il caporalato e per eliminare condizioni di lavoro assolutamente inaccettabili". " CGIL CISL UIL - ha concluso Bombardieri - sono queste le sigle sindacali che si impegnano per far crescere il Paese e per migliorare le condizioni di lavoro dei nostri cittadini"

 

Il segretario generale della Fai Cisl Onofrio Rota ha sottolineato che la manifestazione di Roma “ha convolto circa 6 mila persone da tutta Italia. L'iniziativa è nata dalla necessità di sollevare il tema del comparto agroalimentare che, anche se mostra performance interessanti, si appresta ora a una fase contrattuale impegnativa, dopo il termine delle assemblee e con la chiusura della piattaforma il 16 e 17 maggio. Una piattaforma ricca di contenuti economici e con un messaggio alle controparti: lotteremo per difenderla”.