Antonio FOCCILLO: comunicato Stampa del 27/03/2019
Foccillo: «Prioritario un piano di investimenti per la P.A.»
Foccillo: «Prioritario un piano di investimenti per la P.A.»
27/03/2019  | Pubblico_Impiego.  

 

 

Il conto annuale della Ragioneria generale dello Stato fotografa lo stato di fatto della nostra Pubblica Amministrazione dopo oltre dieci di mancati investimenti e, soprattutto, di tagli lineari. Impietosi i dati frutto del taglio della spesa, pari al 7% rispetto al 2008, al netto degli enti acquisiti: il totale del personale si è ridotto di 257mila unità (-7,5%) e risultano in sensibile calo anche i dipendenti a tempo indeterminato (-6,3%).

 

Destano, inoltre, non poche preoccupazioni le evidenze delle Ragioneria in settori strategici per il nostro sistema pubblico, come il segno meno sulla spesa del personale per regioni e autonomie locali (addirittura -21,6%) e per il Servizio sanitario nazionale (-4,1%) e come il netto ribasso, meno 820, della busta paga media dei lavoratori della Scuola.

 

In quest’ultimo caso pesano di certo gli stipendi più bassi dei nuovi ingressi che, però, a loro volta, scontano dieci anni di blocco della contrattazione. L’ultima tornata di rinnovi non può essere vista come una semplice parentesi: la contrattazione deve riacquisire la sua regolare fisiologia negoziale.

 

Facciamo presente che ci troviamo a ragionare su rilevazioni riferite al 2017, che gioco forza nel 2018 sono peggiorate e nel 2019 lo saranno ancor di più per l’ennesimo rinvio delle assunzioni al 15 novembre e per le novità di quota 100.

 

A farne le spese sono non solo i lavoratori, in termini di potere d’acquisto ma, di riflesso, i servizi resi alla cittadinanza, quale ovvia conseguenza dello svuotamento delle istituzioni, e ancora, il benessere complessivo del Paese per l’importante calo degli occupati, soprattutto a tempo indeterminato.

 

Ieri, per chi fosse ancora poco sensibile al tema, è suonato l’ennesimo campanello d’allarme a cui non è più possibile rimanere indifferenti. Noi, già da tempo, abbiamo chiesto un piano straordinario che vada oltre il solo turn over per quest’anno, con l’obiettivo di coprire i numerosi buchi degli organici che stanno portando quasi al collasso interi settori, come la sanità, la scuola e l’Inps.

 

È prioritario impostare un piano di investimenti nella nostra P.A. che risolva la carenza di personale e il suo consequenziale invecchiamento e che difenda il potere di acquisto di chi ci lavora, garantendo loro un’adeguata remunerazione che sia in linea con gli altri paesi europei.

 

Per questo chiediamo alla Ministra Bongiorno di convocarci al più presto per discutere di queste tematiche.

 

 

Roma, 27 marzo 2019