«Con le mani nel cotone». È il romanzo di Giada Campus presentato oggi nella sede nazionale della Uil, a Roma, che racconta la storia di una donna che, dopo aver subito violenze domestiche, sogna il proprio riscatto attraverso il lavoro. Una storia, narrata durante gli anni della nascita dello Statuto dei lavoratori che, prendendo spunto dalle vicende della protagonista, parla di violenza sulle donne ed emancipazione femminile, di solidarietà, ma anche di fabbrica, di sindacato e di lavoro.
«Dal buio della violenza domestica alla solidarietà della fabbrica, dalla claustrofobia di un rapporto malato al leggerezza dell´amicizia – così spiega l´autrice del romanzo davanti a una platea di sindacalisti, ma anche di giovani ragazzi – la protagonista trova nel lavoro l’occasione per emanciparsi e riscattarsi, la possibilità di costruire il proprio futuro. Un percorso di crescita personale e lavorativo che la redimerà dalle catene del proprio passato».
«Questo libro afferma la centralità del valore del lavoro – dichiara Laura Pulcini, Responsabile del Coordinamento Pari Opportunità della UIL – il lavoro, quale vero antidoto alla violenza e alla crescita personale delle donne».
Per il Segretario generale della UIL, Carmelo Barbagallo, è la conferma che il lavoro dà dignità alle persone e l’emancipazione femminile rappresenta un ulteriore contributo alla ricchezza del nostro Paese. La Uil è da sempre impegnata per arginare e contrastare ogni genere di violenza, soprattutto quella femminile, e per eliminare e colmare le discriminazioni retributive e pensionistiche delle donne.
Roma, 17 gennaio 2019
