TRASPORTI  - Carmelo Barbagallo
Barbagallo: «liberalizzazione trasporto pubblico locale? Rispettare contratti e diritti lavoratori»
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23/06/2017  Sindacato.  

 

 

Quali sono le prospettive e quali i limiti e le criticità della liberalizzazione nel trasporto pubblico? È il tema del convegno organizzato, a Bologna, dalla Uil Emilia Romagna e dalla categoria regionale dei trasporti al quale, tra gli altri, ha partecipato il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. Al centro del dibattito, in particolare, una recente riforma, inserita nella cosiddetta «manovrina», che prevede l'affidamento del servizio di trasporto pubblico locale solo attraverso gare. Una scelta che preoccupa le Organizzazioni sindacali per gli effetti che ne potrebbero scaturire anche sul fronte contrattuale. 
 
«Questo percorso deve essere attuato - ha sottolineato Barbagallo - garantendo l'applicazione dei contratti sia di primo sia di secondo livello, altrimenti, oltre a non rispettare i diritti dei lavoratori, si rischia di creare situazioni di dumping nei confronti di chi quelle regole le rispetta. Non si può comprimere il costo del lavoro perché questo creerebbe disastri anche sul fronte della sicurezza. Piuttosto, ci si dovrebbe impegnare per rendere il servizio più efficiente: abbiamo un parco macchine ancora molto vecchio e, per di più, inquinante».Il leader della Uil, poi, sollecitato dalle domande dei giornalisti, è tornato anche sulla questione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali: «Lo sciopero è un diritto costituzionale individuale, mentre il suo esercizio collettivo si può regolare. La Commissione di garanzia - ha precisato Barbagallo - si limita a rendere note le ore di sciopero proclamate: bisogna, però, anche 'costringere' le controparti a rispettare gli accordi, a rinnovare i contratti e a pagare gli stipendi. Si devono risolvere questi problemi, prima; non ci si può lamentare, poi. Certo, ci può anche essere un abuso da parte di piccole sigle. Per questo motivo - ha concluso Barbagallo - siamo disponibili a discutere, per i servizi pubblici essenziali, di regolamentazione dello sciopero e, sulla base di un rapporto di forza 1 a 3, anche di sciopero virtuale». 
 
 
 
Bologna, 23 giugno 2017