G20  - Carmelo Barbagallo
Barbagallo: «servono nuove regole economiche. Più investimenti e redistribuzione della ricchezza»
Il Leader della UIL, a Berlino per il Labour20, chiede più dialogo sociale
Berlino.jpg
16/05/2017  Internazionale.  

 

 

Sono riuniti a Berlino, oggi e domani, i vertici dei Sindacati dei 20 Paesi più industrializzati del mondo. È il Labour20, tradizionale vigilia del G20 dedicato al lavoro e programmato, sempre in terra tedesca, per questo fine settimana. Da queste assise sindacali partirà il messaggio per i ministri del Lavoro ai quali viene chiesto di adottare provvedimenti per regolamentare la globalizzazione, le politiche delle multinazionali e i diritti del lavoro.

 

«Bisogna puntare sul dialogo sociale, ovunque - ha dichiarato il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo - e prima di fare qualsiasi accordo, in particolare di carattere commerciale, devono essere ascoltate le parti sociali. È dimostrato, peraltro, che la disintermediazione determina più debolezza e maggiore povertà. Alcuni Sindacati, in Turchia, in Corea del Sud, ma anche in Spagna, stanno subendo una drammatica riduzione dei propri diritti. Il Sindacato nel suo insieme, però, è sotto attacco perché c´è chi vuole mano libera per creare condizioni di sfruttamento generale. Non c´è stata una corretta redistribuzione della ricchezza, sono aumentati i disoccupati, in particolare giovani, e i lavori precari: su tutto ciò occorre intervenire. Ora - ha sottolineato Barbagallo - con particolare riferimento all´UE e al nostro Paese, c´è più d´uno che si accorge che il piano Juncker non funziona: da oltre un anno, noi diciamo che si tratta di un meccanismo virtuale, basato su un calcolo assurdo che non può generare gli investimenti necessari e auspicati. Occorrerebbero, invece, risorse vere per realizzare  infrastrutture e innovazione di cui il nostro Paese ha assoluto bisogno». E intanto - ha concluso Barbagallo - nonostante anni di tagli e austerità, il debito pubblico continua a crescere e, contemporaneamente, si riducono l'occupazione e il potere d'acquisto a causa delle tasse 'invisibili' cresciute in modo esponenziale a livello locale.

 

 

Berlino, 16 maggio 2017