LAVORO  - Carmelo Barbagallo
Barbagallo: «Con meno ammortizzatori sociali e senza mobilità si rischia il disastro sociale»
«Proposta di Renzi su Alitalia? Pronti a discutere»
barbagallo040517.jpg
04/05/2017  Sindacato.  

 

 

Volge al termine, ormai, la stagione delle Conferenze di Organizzazione della Uil. Questa mattina, il Segretario generale, Carmelo Barbagallo, ha partecipato, a Firenze, alle assise organizzate dalla Uil Toscana. Ancora una volta, al centro del dibattito i temi e i problemi del lavoro e dello sviluppo.

 

«Abbiamo chiesto al Governo - ha precisato Barbagallo - di ridiscutere sugli ammortizzatori sociali. Ci aspettavamo, purtroppo, l'impennata di licenziamenti over 50: con meno ammortizzatori e senza mobilità, il risultato finale potrebbe essere un disastro sociale. Poi, c´è anche la necessità fondamentale di creare lavoro per i giovani. Ebbene, il nostro Paese è soggetto a rischi sismici e idrogeologici: se si mettesse in sicurezza il territorio si potrebbe anche generare lavoro qualificato nell'edilizia e nell'indotto. Basta austerità che sta facendo impoverire l'Europa: bisogna dare respiro economico e occupazionale alla nostra società».

 

Sollecitato dalle domande dei cronisti, poi, Barbagallo è tornato anche sulla questione Alitalia e sull'ipotesi di un progetto al quale starebbe lavorando il Segretario del PD: «Renzi lancia una proposta? - ha chiosato il leader della Uil - io rilancio: siamo disponibili a discutere. Sto insistendo per un nuovo piano industriale di Alitalia. Purtroppo, il passato management ha mostrato arroganza e incompetenza. Ci sono stati sovraccosti per 750 milioni, mentre lo scorso anno il deficit è stato di 450 milioni: teoricamente, l´Alitalia poteva essere in attivo. Il problema non è il costo del lavoro che, al 17,3%, è il più basso della media di quello dei competitor europei. Facciamo in modo, dunque, di eliminare gli sprechi e gli accordi capestro sulle rotte intercontinentali. Cerchiamo - ha concluso Barbagallo - di rimettere in sesto una società che dà lavoro, direttamente o indirettamente, a 20mila famiglie».

 

 

Firenze, 4 maggio 2017