Durante il confronto sul Sud alla Presidenza del Consiglio, abbiamo apprezzato la volontà del governo di aprire una nuova stagione di confronto e di scelte condivise su una delle emergenze del Paese: la crescita, non assistita, nel Mezzogiorno.
Per la Uil, bisogna ripartire dal documento e dalle proposte fatte, nei mesi scorsi, da Uil, Cisl, Cgil e Confindustria, finalizzato a rimettere al centro l’impresa manifatturiera come volano di crescita.
Le risorse, non ancora sufficienti (circa 100 miliardi nei sette anni dal 2014 al 2020) saranno utili solo se destinate a progetti strategici: infrastrutture utili ai collegamenti con i mercati, politiche di inclusione sociale non assistenziali, sostegno all’innovazione e alla formazione, incentivi all’occupazione finalizzati alla crescita reale del numero di persone, giovani in primis, che lavorano. La prima tappa sarà quella di modernizzare, responsabilizzare e attrezzare le amministrazioni nazionali e locali in modo tale da gestire sapientemente questa opportunità.
Roma, 6 ottobre 2016