STRAGE IN TURCHIA  - Carmelo Barbagallo
Barbagallo: «Contro terrorismo internazionale serve iniziativa globale dei sindacati»
Il leader della Uil a Bari per Assemblea su Patto per il lavoro
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29/06/2016  Sindacato.  

 



''E' necessaria un'iniziativa europea e globale dei sindacati contro il terrorismo internazionale''. È questa la proposta del Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, che ha espresso lo sgomento e il cordoglio di tutta la sua Organizzazione per l'ennesima strage terroristica che, nella tarda serata di ieri, ha insanguinato la Turchia.

 

"Avevo già proposto questa mobilitazione dopo la tragedia di Parigi. Noi - ha sottolineato Barbagallo - dobbiamo usare lo stesso metodo a cui abbiamo fatto ricorso, a suo tempo, per sconfiggere il terrorismo interno: serve il massimo di coesione e di unità e, inoltre, bisogna che i Governi si impegnino sul fronte dell'intelligence con un comune sforzo di cooperazione, altrimenti non avremo risultati. Peraltro - ha proseguito il leader della Uil - molti terroristi sono già radicati nei Paesi in cui hanno agito: non è automatico, dunque, che l'immigrazione porti terrorismo. È fondamentale rimettere in moto la cooperazione e la solidarietà verso quelle popolazioni, così duramente provate dalla miseria e dalla guerra, portando il nostro aiuto in quei luoghi e creando le condizioni per la pacificazione e lo sviluppo di quelle zone''.

 


La notizia della strage in Turchia ha modificato l'ordine del giorno dell'Assemblea dei quadri e delegati delle province di Bari e Bat. Gli interventi, tuttavia, si sono concentrati anche sui temi locali e nazionali. Un "Patto per il lavoro" è stato lo slogan della riunione alla quale hanno partecipato centinaia di Rsu e Rsa di aziende e realtà lavorative sparse sul territorio, molte delle quali in crisi produttiva e occupazionale.

 

"La cosiddetta ripresa - ha detto Barbagallo nelle sue conclusioni - ancora non c'è. Bisogna puntare su investimenti pubblici e privati, utilizzare tutte le risorse europee, restituire potere d'acquisto a lavoratori e pensionati, creare posti di lavoro per i giovani: così si può risollevare l'economia del Mezzogiorno e del Paese. Fare impresa in Italia è un'impresa, nel Mezzogiorno è un miracolo e anche se siamo in un Paese cattolico, non sempre i miracoli riescono. Ecco perché è necessario realizzare infrastrutture, delegificare, contrastare la corruzione, l'evasione fiscale e gli sprechi, omogeneizzare le condizioni per il credito dal Nord al Sud del Paese. Anche noi - ha concluso il leader della Uil - siamo disponibili a fare la nostra parte, offrendo flessibilità contrattata e a tempo determinato di salario, orario e condizioni di lavoro per favorire gli investimenti produttivi e occupazionali".
 

 

 

Bari, 29 giugno 2016