LAVORO DOMESTICO  - Guglielmo Loy
Loy: C´è ancora molto da fare per sconfiggere lo sfruttamento nel settore domestico
Compie 5 anni la convenzione ILO n. 189 sul «Prendersi cura di chi ha cura di noi»
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16/06/2016  Occupazione.  

 

 

Sono 67 milioni in tutto il mondo e oltre un milione quelle registrate in Italia.L’80% sono donne e da noi sono soprattutto migranti, fanno orari di lavoro proibitivi e hanno meno diritti delle loro colleghe impiegate in altri settori produttivi. Moltissime lavorano in neroe vengono maltrattate e non sono rari i casi di grave sfruttamento, molestie sessuali e violazione dei diritti fondamentali della persona.Eppure godono della nostra fiducia e si prendono cura dei nostri padri e dei nostri figli: ma chi si prende cura di loro?

 

È con questo slogan che l’Organizzazione Internazionale del Lavoro rilancia la campagna sulla ratifica della convenzione 189, una convenzione che oggi compie 5 anni, assieme alla Raccomandazione n. 201.

 

Queste sono le prime norme internazionali sul riconoscimento del lavoro dignitoso per i lavoratori domestici, mirate a estendere le protezioni e i diritti fondamentali ai 67 milioni di lavoratrici e lavoratori domestici nel mondo che lavorano duramente. Nel 2010, l'OIL aveva stimato che solo il 10 per cento dei lavoratori domestici nel mondo era tutelato dalla legislazione del lavoro allo stesso modo degli altri lavoratori.

 

A partire dal 2011, inoltre 70 paesi hanno intrapreso azioni per garantire il lavoro dignitoso per i lavoratori domestici. Ventidue di loro hanno ratificato la Convenzione, altri 30 hanno realizzato riforme legislative e adottato politiche e 18 si sono impegnati a estendere le protezioni dei lavoratori a tutti i lavoratori domestici. L’Italia ha ratificato questa convenzione in gennaio del 2013, prima nazione in Europa.

 

La UIL saluta questo importante traguardo, ma ricorda che c’è ancora molto da fare per sconfiggere le forme di grave sfruttamento che spesso colpiscono soprattutto le donne, anche nel settore domestico.

 

Nello tempo la UIL si batte affinché i passi avanti fatti nel nostro paese non subiscano un freno dal punto di vista della qualità delle retribuzioni e delle tutele per questi lavoratori a partire dalla necessità, urgente, di frenare l’eccesso di uso dei voucher anche nel lavoro domestico stabile.

 

 

Roma, 16 giugno 2016