Il 23 giugno sulla previdenza, il 28 sulle pensioni in essere e il 30 sul lavoro. Continuerà in queste date e su questi temi il confronto tra Cgil, Cisl, Uil e Governo che, oggi, al Ministero del lavoro ha fatto registrare un piccolo passo avanti. Al centro della riunione, in particolare, la questione della flessibilità in uscita. Il Ministro Poletti e il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Nannicini, hanno illustrato, per grandi linee la proposta del Governo in materia.
"Non siamo ancora in grado di esprimere un giudizio compiuto - ha dichiarato al termine della riunione il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo - perché occorre ancora scandagliare il merito e, a questo proposito, sono state già convocate le prossime singole riunioni di approfondimento. Tuttavia - ha precisato Barbagallo - c'è una piccola positiva novità: a differenza di quanto emerso da alcune indiscrezioni stampa, il lavoratore interessato alla flessibilità in uscita non dovrà rapportarsi a banche o assicurazione, ma continuerà ad avere come proprio interlocutore solo l'Inps.
Vedremo meglio i dettagli nei prossimi incontri - ha concluso il leader della Uil - il Paese si aspetta qualcosa di buono, vediamo di non deluderlo".
Roma, 14 giugno 2016