MEZZOGIORNO  - Carmelo Barbagallo
Barbagallo: Senza infrastrutture il sud e il paese non crescono
Il leader della uil in assemblea in un cantiere edile
barbagallo_lamezia.jpg
25/05/2016  Sindacato.  

 

 

Tanti giovani e anche tante ragazze: non sembra di essere in un cantiere edile. Sono gli allievi dell'ultimo anno di un istituto tecnico per geometri di Lamezia, impegnati in un progetto di alternanza scuola-lavoro. Si mescolano agli anziani dal volto scavato dalle rughe e bruciato dal sole del Sud. Sperano di sostituirli.

Entrambi confidano nella flessibilità verso il pensionamento: gli uni per appendere finalmente il casco al chiodo, gli altri per usare i loro tablet nella realizzazione di progetti di sviluppo della loro terra.

È in questo contesto che il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha svolto la sua ennesima assemblea, per confrontarsi direttamente con i lavoratori sulle posizioni della sua Organizzazione e per ascoltare suggerimenti e valutazioni dalla viva voce di quelle persone che, come sindacato, egli vuole rappresentare e tutelare.

Gli argomenti sono gli stessi già affrontati, in mattinata, al convegno organizzato dalla Uil pensionati e dalla Feneal Uil, con un occhio più attento alle questioni dell'edilizia e del territorio. "Il Mezzogiorno ha bisogno di infrastrutture - ha detto Barbagallo - perché altrimenti non ci sono prospettive di sviluppo e di occupazione: e se non cresce il Mezzogiorno, non cresce il Paese.

 

Occorre usare le risorse disponibili per avviare i cantieri e far riprendere l'economia anche perché il prezzo più alto della crisi lo hanno pagato proprio i lavoratori edili. Il Governo, dunque, realizzi le infrastrutture, delegiferi, faccia in modo che le condizioni per ottenere il credito siano uguali dal profondo Nord al profondo Sud, investa in innovazione e in tecnologie.

 

Per quanto ci riguarda - ha ribadito Barbagallo - proprio per favorire nuovi insediamenti produttivi nel nostro Mezzogiorno, ci siamo dichiarati disponibili a una flessibilità contrattata e a tempo determinato di orari, salari e organizzazione del lavoro. Noi - ha concluso il leader della Uil - abbiamo indicato una strada: ognuno faccia la sua parte".

 

Lamezia Terme, 25 maggio 2016