La Ministra Madia, ancora una volta, sostiene che si possono aprire i rinnovi contrattuali dopo che il Ministero della Funzione pubblica ha disposto l’atto di indirizzo.
Vogliamo essere postivi e considerarlo un auspicio.
Continuiamo a sostenere, tuttavia, che ci sono ancora troppe incognite sui tempi, sui contenuti e sulle risorse. Incognite che non fanno presagire una reale contrattazione nel pubblico impiego.
E’ troppo ottimistico da parte della Ministra sostenere che, con le pochissime risorse previste soltanto per il 2016 (mentre nel Def si prevede addirittura, per il 2017 e 2018, una riduzione degli stipendi) si possano non solo rinnovare i contratti ma addirittura consentire di “ rilanciare il valore sociale e restituire prestigio” al lavoratore pubblico.
I lavoratori pubblici hanno pagato enormemente la crisi con tagli, riduzione degli stipendi e blocco del turn-over e, nonostante ciò, hanno continuato a lavorare in luoghi spesso fatiscenti e senza che mai sia stata riconosciuta la loro professionalità, con la convinzione che il loro lavoro è necessario per garantire servizi ai cittadini.
La contrattazione è fondamentale per garantire professionalità, formazione, organizzazione del lavoro, relazioni sindacali e abolizione dei vincoli legislativi, normativi e economici, per far sì che il lavoro dei dipendenti pubblici sia sempre più efficiente e produttivo, nell’interesse di tutti.
Roma, 18 maggio 2016.
