EARTH DAY – FIRMA COP21  - Silvana ROSETO
Roseto: Oggi firma accordo su cambiamenti climatici
La Uil chiede impegni concreti e non promesse
heart_day2015.jpg
22/04/2016  Ambiente.  

 

 

 

La firma odierna da parte nostro Governo del testo dell'Accordo di Parigi (COP 21) sui cambiamenti climatici, approvato nel dicembre dello scorso anno, è l’occasione per la rinnovata conferma, da parte della UIL, di una posizione critica e comunque propositiva.

 

La UIL  ritiene che, sebbene sia importante aver raggiunto l'accordo globale sul clima, ora la sfida sia nel non perdere più tempo e nel fare molto di più, concretamente, con l’avvio di azioni molto ambiziose. A Parigi, 195 Paesi hanno concordato di agire per mantenere il riscaldamento globale sotto 1,5° C rispetto alla temperatura dell'epoca preindustriale, ma nell’Accordo non esistono né vincoli né controlli a livello internazionale: perché tale promessa non resti solo sulla carta, la firma dell’Accordo deve necessariamente costituire, secondo la UIL, un primo passo verso seri impegni per  azioni da intraprendere entro il 2020 sulle energie rinnovabili, sull'efficienza, il risparmio energetico e per la rapida uscita dall'utilizzazione dei combustibili fossili, per la conservazione delle foreste e per mettere a disposizione adeguati finanziamenti per il clima. E’ quindi necessario, fra l’altro, prevedere tempi rapidi per la revisione degli impegni, certezza normativa finalizzata ad attirare maggiori investimenti per la decarbonizzazione e per un futuro realmente più sostenibile. Sarebbero, questi segnali concreti – prima della messa a punto del 2018 – per l’avvio di un reale funzionamento dei cicli quinquennali di revisione previsti addirittura dal 2025. È necessario, inoltre, un pieno coinvolgimento delle organizzazioni socio-economiche e della società civile, a cominciare dai lavoratori e dalle giovani generazioni, finalizzato anche ad un aumento diffuso e solidale della consapevolezza e dell’impegno sulle tematiche dello sviluppo sostenibile e della green economy.

 

Al posto di promesse, tempi indefiniti e ramoscelli d’ulivo, la UIL chiede nuovamente anche al nostro Governo un passo in questa direzione.

 

 

Roma, 22 aprile 2016