Le nuove stime al rialzo del rapporto deficit/PIL del nostro Paese contenute nelle previsioni della Commissione Europa non fanno presagire sonni tranquilli per i nostri conti pubblici.
Al di lą degli aspetti dialettici di questi giorni inerenti le clausole di flessibilitą, questi dati mettono a rischio la flebile ripresa economica in atto e potrebbero paventare la richiesta da parte di Bruxelles di una manovra correttiva sui nostri conti gią da questanno.
Senza dimenticare che, per i prossimi 2 anni dovremmo disinnescare oltre 34 miliardi di euro di clausole di salvaguardia (15 per il prossimo anno e 19 per il 2018).
La UILnon sposa certo le politiche di austeritą imposte da Bruxelles, ma ritiene che per il nostro Paese siano necessarie azioni mirate ad una crescita economica solida e duratura tramite una manovra espansiva e non correttiva.
A nostro parere serve, dunque, un cambio di marcia nelle politiche economiche del Governo, mirando ad un massiccio impiego di risorse pubbliche nazionali ed europee per lo sviluppo e per le opere pubbliche.
E necessario stimolare i consumi interni non con generiche affermazioni di ottimismo, ma con fatti concreti: una diminuzione del carico fiscale per lavoratori e pensionati e il rinnovo dei contratti a partire da quelli della pubblica amministrazione.
04/02/2016