DIMISSIONI IN BIANCO  - 
Donne Uil moderatamente soddisfatte per le misure che rendono più difficili dimissioni in bianco
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25/06/2015  Sindacato.  

 

Presentata alle parti sociali,  dalla Consigliera Nazionale di Parità, Franca Cipriani,  la relazione annuale sulle convalide delle dimissioni delle lavoratrici madri e lavoratori padri.

 

Nel giorno  suo insediamento ufficiale, le donne della UIL rivolgono un caloroso augurio di buon lavoro  alla Consigliera Nazionale di Parità, Franca Cipriani, che ha dato inizio alla sua attività istituzionale presentando l’annuale rapporto sulla convalida delle dimissioni delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri, ovvero le “dimissioni in bianco”.

 

La guerra alle dimissioni in bianco, da sempre, ha visto le donne della UIL  in prima linea nel far approvare disposizioni che eliminassero dal mercato del lavoro una piaga che ogni anno vede migliaia di lavoratrici e di lavoratori abbandonare la propria attività per la difficoltà incontrate nel riequilibrare lavoro e impegni di cura e di assistenza ai propri figli.

 

I dati (relativi al 2014) illustrati nella relazione annuale, predisposta dalla Direzione generale per l’attività ispettiva del Ministero del lavoro rimarcano, rispetto alle rilevazioni del 2013, un incremento delle dimissioni “volontarie” di lavoratrici dopo la nascita del primo figlio e un aumento delle risoluzioni consensuali. Se tra le cause delle dimissioni possiamo annoverare la crisi economica, dall’altro possiamo senza alcun dubbio affermare il Fattore Maternità” è ancora tra le principali cause di esclusione delle donne dal mercato del lavoro.  

In materia di conciliazione siamo in posizioni residuali rispetto agli Stati membri della Unione. E questo va cambiato.

 

La  UIL da tempo afferma che le dimissioni forzate sono una tra le più gravi discriminazioni di genere e da anni le donne della UIL sono in prima linea per contrastare una piaga, retaggio di un ritardo culturale che, continuando a limitare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, influisce negativamente sulla crescita e sullo sviluppo economico e sociale del nostro Paese. Siamo dunque moderatamente soddisfatte che tale problematica sia rientrata nel decreto legislativo di attuazione della legge 183/2014 che rende finalmente più difficile la pratica delle dimissioni in bianco e, da parte nostra, come abbiamo promesso alla Consigliera Nazionale di Parità, non verrà meno il sostegno dell’Organizzazione a  tutte le pratiche messe in atto per contrastare ogni forma di discriminazione nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori.

 

Roma, 25 giugno 2015