PENSIONI  - Domenico PROIETTI
Proietti: Prevista una restituzione inadeguata rispetto alle somme sottratte in questi anni
Lo Studio della UIL
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19/05/2015  Previdenza.  

 

 

Il Governo restituisce ai pensionati, con trattamenti sopra 3 volte il minimo, solo tra il 4% e il 24% circa di quanto dovuto a seguito della sentenza della Corte Costituzionale. Una restituzione inadeguata – ha commentato il Segretario confederale della Uil, Domenico Proietti -  rispetto alle somme sottratte in questi anni a milioni di pensionati.   

Un pensionato, con un trattamento tra 3 e 4 volte il minimo, a fronte di 3.074,88euro lordi spettanti, avrà 726 euro lordi, il 23,61% di quanto dovuto, percentuale che scende al 4,55 % per le pensioni da 2.700 euro lorde mensili.

La proposta di indicizzazione, che partirebbe dal 2016, di 180 euro lordi annui per i trattamenti tra le 3 e le 4 volte il minimo, fino a scendere a 60 euro lordi annui per i trattamenti tra le 5 e le 6 volte il minimo, è irrisoria e insufficiente a salvaguardare il reale potere d’acquisto delle pensioni.

Per questi motivi la UIL ritiene che il Governo stia dando una risposta non all’altezza delle attese dei pensionati dopo la sentenza dell’Alta Corte e si mobiliterà affinché il Parlamento ripristini il diritto all’indicizzazione delle pensioni.

  

Lo studio prende in esame l’importo dell’assegno pensionistico mensile lordo, per diverse fasce di reddito, mostrando l’effetto che il blocco della perequazione, prima con l’intervento Fornero, poi con l’intervento del Governo Letta,  ha avuto sull’indicizzazione dei trattamenti.

Vengono analizzati, anche,  gli effetti che la Sentenza n. 70 del 2015 della Corte Costituzionale avrà sulle pensioni.