PUBBLICA AMMINISTRAZIONE  - Antonio FOCCILLO
Foccillo: Di nuovo si approccia il problema con atteggiamento criminalizzante verso i lavoratori
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20/01/2015  Pubblico_Impiego.  

 

 

DICHIARAZIONE DI ANTONIO FOCCILLO, SEGRETARIO CONFEDERALE UIL

 

 

Ancora una volta si approccia il problema della P. A. con un atteggiamento criminalizzante dei confronti dei lavoratori.

 

L’unica discussione che da giorni si affronta è quella sui licenziamenti, come se licenziare i lavoratori fosse l’obiettivo da raggiungere per far funzionare meglio l’amministrazione pubblica.

 

Se le norme ci sono, come dice lo stesso Ministro -  e ci sono: oltre la giusta causa, esistono altre dieci causali per licenziare nel pubblico impiego -  che bisogno c’è di intervenire  in materia?

 

Così pure sulla malattia esiste già la possibilità di licenziamento in caso di produzione di certificati falsi e, nello stesso tempo, i pubblici dipendenti dal primo giorno di malattia sono costretti a pagarsi la giornata.

 

Questi annunciati interventi punitivi non sono altro che l’alibi di una sostanziale incapacità o di un’assoluta mancanza di volontà, da parte del Governo, di fare investimenti sia in innovazione, sia nel personale, come avviene in ogni azienda che deve restare e competere nel mercato.   

 

Come si può pretendere più impegno, se non si rispetta la dignità dei lavoratori pubblici, continuando a mortificarli, non rinnovando i contratti nè nazionali nè di secondo livello da circa 6 anni?

 

Sono manfrine a cui abbiamo assistito tante altre volte ed è ora di smetterla. Nel pubblico impiego, è bene tenerlo sempre a mente, ci sono milioni di dipendenti che lavorano, ogni giorno, con competenza e professionalità e, nonostante le tante vessazioni, continuano a fare il loro mestiere con dignità, sacrificio e spirito di servizio.

 

 

Roma, 20 gennaio 2015